L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

martedì 21 aprile 2009

Il rom montenegrino Ferdi vince il Grande Fratello 2009

Una risposta ad alcuni politici che vorrebbero schedare i rom


leggete l'articolo

fonte : http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200904210055-spe-rom1136-tv_il_rom_ferdi_e_il_vincitore_del_grande_fratello_9

TV: IL ROM FERDI E' IL VINCITORE DEL "GRANDE FRATELLO 9"

Roma, 20 apr. - E' Ferdi Berisa, 21 anni, di origini rom che dal Montenegro e' arrivato clandestinamente in Italia 10 anni fa, il vincitore del "Grande Fratello 9". L'aiuto cuoco di Fano si e' conteso il titolo con Marcello Torre Calabria, il fornaio di Cividino (Bg). Gli spettatori, attraverso il televoto, hanno deciso per i due concorrenti piu' semplici, di umili origini, di questa nona edizione. Terza classificata Cristina Del Basso, la "maggiorata", la pin-up che complessivamente "ha versato 8 litri di lacrime". Quarto classificato Gianluca Zito, l'imprenditore che vive tra Napoli e Los Angeles, il "playboy dal sorriso piu' accattivante del Grande Fratello". Il 32enne e' il primo quindi a essere stato squalificato, punito dal pubblico per i gesti poco gentili della puntata precedente
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lunedì 13 aprile 2009

Scia di sangue in Russia: ucciso un altro giornalista Sergei Protazanov

Scia di sangue in Russia: ucciso un altro giornalista Sergei Protazanov, 40 anni, denunciava brogli elettorali e affari poco chiari sul quotidiano di un sobborgo di Mosca
di Matteo Buffolo

Se mai li aveva abbandonati, la paura è tornata prepotente fra i giornalisti russi e gli attivisti per i diritti umani. Dopo che anche il presidente Dmitry Medvedev aveva ammesso che in Russia ci sono stati omicidi politici che hanno visto vittime dei giornalisti, l'opinione pubblica della terra degli zar è stata colpita da altri due casi: la morte di Sergei Protazanov, un giornalista-tipografo-impaginatore del giornale «Il Consenso Civile» del sobborgo moscovita di Khimki e l'aggressione a Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, famoso nella capitale già dai tempi del regime sovietico.
«Ci sono stati omicidi politici, ne sono certo. Non in tutti i casi è così, ma in alcuni di sicuro», aveva detto Medvedev. E fra i casi controversi è destinato anche a rientrare quello della morte del quarantenne Protazanov: fonti investigative sostengono che sia morto a causa di un'intossicazione da farmaci, altri invece dicono che è successo tutto in seguito a un’aggressione subita domenica da parte di sconosciuti. E a sostenere questa tesi non ci sarebbero soltanto attivisti, ma anche una figura istituzionale come Oleg Mitvol, numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente. Perché proprio un problema ambientale sarebbe al centro del "giallo": la municipalità di Khimki e gruppi di ambientalisti si scontrano da mesi sul passaggio di un'autostrada. E a Khimki, già nei mesi scorsi, per gli stessi temi era stato minacciato Mikhail Beketov, direttore del quotidiano di opposizione Khimkinskaja Pravda («La verità di Khimki»). Minacce culminate in novembre con una feroce aggressione che lo ha mandato in coma e in seguito alla quale ha subito l'amputazione di una gamba. Ma alcuni sostengono anche che Protazanov stesse per pubblicare una sua inchiesta su presunti brogli elettorali.
È andata "meglio" a Lev Ponomariov, che è stato aggredito martedì sera a Mosca da "ignoti" ed è già stato dimesso dall'ospedale. Avvicinato col pretesto di una sigaretta, è stato malmenato e anche se le sue condizioni non sembrano gravi dovrà sottoporsi ad esami più approfonditi. «Quello che mi inquieta di più - ha detto la moglie - è che da tempo sosteneva di essere pedinato». Di certo Ponomariov è sempre stato molto critico con il Cremlino e nel passato aveva collaborato anche con Stanislav Markelov, l'avvocato difensore delle cause cecene, ucciso nei mesi scorsi insieme alla giornalista Anastasia Baburova della Novaya Gazeta, lo stesso giornale di Anna Politkovskaia. «Sono fermamente convinto che sia una vendetta e non la semplice aggressione di alcuni balordi - ha spiegato Ponomariov -. Al tempo stesso, tuttavia, non saprei dire chi potrebbe essere dietro a questo attacco su commissione, anche se sicuramente ho dato fastidio a qualcuno. Di certo non fermeranno la mia attività: non perché io sia un eroe ma perché è la mia vita», ha concluso auspicando che lo Stato intervenga per fermare le aggressioni. «L'aggressione contro Ponomariov è un segnale allarmante», ha commentato Aleksandr Verkhvski, direttore dell'ong Sova. E gli ha fatto eco Tatiana Lokshina, responsabile della sede di Mosca dell'organizzazione statunitense Human Rights Watch: «È vergognoso, questo incidente testimonia che l'atmosfera nella quale opera la società civile russa è inaccettabile». Se sia inaccettabile anche per le autorità, lo dimostreranno le prossime azioni di Medvedev e Putin. Quel che è certo è che nei giorni del G20 l'immagine della Russia si appanni di nuovo.
fonte : http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=340743
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domenica 12 aprile 2009

Katjushka ballo albanese

Guardate con attenzioni gli abiti i quali prima si usavano di piu e oggi credo si usano nei grandi eventi egli albanesi ne vanno fieri
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Gli albanesi: la comunità meglio integrata in Italia.

Gli albanesi in Italia sono circa 400 mila al terzo posto dopo I romeni e i marocchini.
Gli albanesi ieri erano visti come delinquenti e disprezzati ma senza conoscerli.
Gli albanesi sono tra le etnie piu antiche d'Europa
L'invasione ottomana prima e quella slava dopo hanno fatto si che queste persone lasciassero le proprie abitazioni.
In sud Italia gli albanesi sono amati e capiti non solo per il fatto che tantissimi immigrati arrivarono da quelle terre (dall'Albania e dalla Grecia) in un immigrazione che dura da 5 secoli ma anche per i valori della vita e della vita che sono moto simili.
Poi i balli la musica ed un miscuglio di tradizione di cultura araba.
L'Albania di recente è antrata nella Nato e insieme alla Croazia e oggi collabora sempre di piu col mondo e si sente sempre partecipe per la pace ed il benessere.
Gli albanesi sono nazionalisti perchè si sentono gli unici insieme ai greci e macedoni il popolo piu antico dei balcani
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Bengalese picchiato e derubato. Gli aggressori: "Torna a casa tua"

Bengalese picchiato e derubato. Gli aggressori: "Torna a casa tua"
Ennesimo episodio di razzismo a Roma, nel quartiere di Tor Pignatara


Roma – 1 aprile 2009 - Se non fosse per quell’ "vattene a casa tua" poteva essere considerato un episodio di bullismo con rapina. Uno dei tanti. Ma quelle parole pronunciato dagli aggressori confermano che il 23enne bengalese Abul Kasher è stato aggredito, malmenato e insultato da cinque ragazzi solo perché immigrato. Il fatto è accaduto nella serata di sabato a Roma, in via di Tor Pignattara.

Il giovane ha trovato solo ora il coraggio di raccontare l'aggressione. "Erano in cinque, tutti bianchi e parlavano bene l'italiano - ha raccontato Abul a un quotidiano italiano - non ho potuto fare la denuncia perché non ho il permesso di soggiorno. Non è la prima volta che accadono cose del genere in questa zona. Quella sera pioveva, ero appena sceso dall'autobus e mi stavo riparando sotto un arco. All'improvviso mi sono sentito prendere sotto le braccia. Erano in cinque, forti. Non riuscivo a muovermi. Mi hanno insultato, ordinandomi di stare zitto e mi hanno preso il portafogli e alcuni documenti. Il cellulare l'hanno sbattuto per terra perché non gli piaceva, era troppo vecchio".

"Quando ho provato a dire qualcosa – continua Abul - mi hanno rotto una bottiglia di vetro in faccia. Ho cominciato a perdere tanto sangue e sono scappati, lasciandomi per terra". Un bottino di 140 euro. "Non mi ricordo bene le loro facce - ha detto - so per certo che erano tutti bianchi, giovani e parlavano bene l'italiano. Prima di fuggire mi hanno detto: vattene a casa tua". Abul ha poi chiesto aiuto ad un suo connazionale, che lo ha accompagnato all'ospedale più vicino, il Vannini. Il referto del medico di turno parla di "graffi multipli del volto", conseguenze di "un'aggressione", guaribili in 7 giorni. La ferita più pericolosa, un taglio sul collo, avrebbe potuto causare anche danni più seri.

fonte : http://www.stranieriinitalia.it/
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Razzismo: romeno aggredito senza motivo

Razzismo: romeno aggredito senza motivo
Un operaio romeno è stato massacrato di botte da due pregiudicati che l'hanno aggredito senza motivazione: contro di lui insulti razzisti
Un ragazzo romeno, operaio che vive in Italia da diversi anni con regolare permesso di soggiorno, è stato aggredito senza motivo da due pregiudicati che hanno cercato di accoltellarlo. L’episodio è avvenuto a Roma, sulla Cassia. L’uomo si trovava all’angolo di un bar ed era da solo quando è stato sorpreso dai due uomini che l’hanno apostrofato con insulti razzisti.

La vittima ha preferito non rispondere e si è allontanato. Mentre si dirigeva poco lontano, è stato agguantato dai due che l’hanno malmenato, minacciandolo con un coltello.
La polizia, avvertita dai passanti, è intervenuta sul posto ed ha arrestato i due. Entrambi, romani di 29 e 31 anni, sono già conosciuti alle forze dell’ordine.

L’operaio colpito è stato invece ricoverato ma, a parte qualche contusione riportata, potrà a breve tornare a casa.
I due romani sono stati invece processati per direttissima e sono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli. Per entrambi l’accusa è di lesioni aggravate da motivi razziali.

Stefania Rocco
fonte : http://magazine.ciaopeople.com/
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Naomi e il razzismo nella moda "Tutte bionde le top dei grandi spot"

Naomi e il razzismo nella moda "Tutte bionde le top dei grandi spot"
La Venere Nera: "In passato, le modelle nere avevano più possibilità, ma adesso il trend verso le donne bionde è di nuovo estremo"


Berlino, 3 aprile 2009 - Naomi Campbell crede che nella moda ci sia un razzismo latente, nonostante il mondo abbia oggi un presidente degli Stati Uniti nero. Lo ha detto la top model durante un’intervista all’edizione tedesca del mensile Glamour.



"Abbiamo Barack Obama, ma le modelle delle grandi campagne (pubblicitarie, ndr) sono ancora bionde", ha detto la Campbell, secondo un’anticipazione dell’intervista riportata dall’agenzia stampa tedesca Dpa.
La Campbell si sente come una "eccezione", ha spiegato.



"Io devo lavorare sempre più duramente per raggiungere gli stessi risultati delle altre", ha aggiunto.
"In passato, le modelle nere avevano più possibilità, ma adesso il trend verso le donne bionde è di nuovo estremo - ha concluso - Sulle pagine delle riviste, sulle passerelle, vedo soprattutto modelle bionde con gli occhi azzurri".

fonte : http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/2009/04/03/162859-naomi_razzismo_nella_moda.shtml
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mercoledì 8 aprile 2009

Soldi ai rom per tornare in Romania

il progetto
Soldi ai rom per tornare in Romania
Un contributo, che potrebbe variare tra i 500 e i 1000 euro a capofamiglia, da offrire ai rom degli insediamenti abusivi di Pisa per far rientro in Romania. È il progetto della Società della Salute pisana

Un contributo, che potrebbe variare tra i 500 e i 1000 euro a capofamiglia, da offrire ai rom degli insediamenti abusivi di Pisa, circa 500 persone, per far rientro in Romania. È il progetto, ancora tutto da definire, della Società della Salute pisana, un organismo di riferimento della Regione Toscana.

RICHIESTA DELLE FAMIGLIE - In un comunicato, la Società della Salute sottolinea che «la proposta è emersa a partire dalla richiesta esplicita di alcune famiglie ed è stata successivamente estesa agli altri nuclei potenzialmente interessati». Per i rimpatri assistiti potrebbe essere messo a disposizione un pullman della Croce Rossa. Non è ancora stato chiarito il modo in cui le autorità verificheranno che le persone rimpatriate non tornino in Italia in seguito. Sono intanto cominciate le consultazioni delle famiglie rom che hanno già ricevuto la lettera-invito ad una prima riunione informativa sul progetto di rimpatrio.


05 aprile 2009
fonte : http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/5-aprile-2009/soldi-rom-tornare-romania-1501155013877.shtml
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Emigrare in 23 in una macchina. Questa è accoglienza ?



In 23 su auto, immigrati ora cercano casa a Torino
Serbi e montenegrini bloccati ieri a Frejus, oggi a Porta Susa

(ANSA) - TORINO, 4 APR - Prosegue l'odissea dei serbi e montenegrini fermati ieri a Bardonecchia, in alta Valle Susa, mentre tentavano di raggiungere la Francia. Erano stipati in 23 a bordo di un'auto a cinque posti. Sono stati trovati dalla polizia a Torino, all'alba di questa mattina, nell'atrio della stazione di Porta Susa. Le volanti del commissariato San Donato hanno accompagnato il gruppo - 14 bambini, 5 uomini e 4 donne - nei loro uffici, dove si sono riscaldati e rifocillati.(ANSA).

fonte: http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/piemonte/news/2009-04-04_104345585.html


Queste notizie sono frutto della disperazione degli immigrati che arrivano da molto vicino all'Italia e non vengono dalla Libia. Questa è un immigrazione dimenticata.
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martedì 7 aprile 2009

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mercoledì 1 aprile 2009

Manifestazione contro il pacchetto sicurezza- bergamo 28.03.09

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Roma, cariche contro studenti: vietato manifestare

L'ennesimo atto repressivo della polizia contro gli studenti universitari della Sapienza e contro chi protesta.
Un corteo doveva dirigersi fino al Ministero dell'Economia, ma sono stati accerchiati e bloccati da agenti in tenuta anti-sommossa, che hanno poi dato il via alle cariche.
Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno agito per 3 volte con i manganelli, provocando il ferimento di alcune persone.
Tutto questo perché le autorità hanno voluto far rispettare ad ogni costo il protocollo comunale
di restrizione dei percorsi.
La testimonianza di alcuni studenti..

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LA MAFIA CINESE IN ITALIA

Con oltre 150mila cittadini residenti allinizio del 2008, quella cinese è la quarta comunità straniera in Italia. Levidenza dellimmigrazione proveniente dal più vasto Paese asiatico va però ben oltre il numero delle presenze, regolari e non, in quanto deriva da caratteristiche del tutto peculiari che contraddistinguono questa comunità, creando spesso evidenti difficoltà nel percorso di integrazione.
Pregiudizi, incomprensioni, problemi legati a differenze culturali danno troppo spesso una visione dei cinesi, in Italia e nel mondo, non del tutto veritiera e legata soltanto ad aspetti negativi quali, in particolare, lo sfruttamento del lavoro e la concorrenza sleale verso limprenditoria autoctona. Problemi reali, palpabili principalmente dove i numeri sono importanti, come nella città di Prato, e quando la crisi economica ne accentua la portata. Ma non mancano aspetti positivi legati essenzialmente al ruolo delle seconde generazioni, vero ponte tra due mondi molto distanti, separati soprattutto dalle difficoltà linguistiche.

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Immigrazione: Libia, 300 i dispersi

Immigrazione: Libia, 300 i dispersi
Lo ha reso noto l'Organizzazione Internazionale Migrazioni
(ANSA) - GINEVRA, 31 MAR - Sono circa 300 gli immigrati dispersi al largo delle coste libiche. Lo ha detto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. ''Le autorita' libiche hanno confermato il naufragio e le nostre fonti diplomatiche a Tripoli riferiscono di 300 dispersi'', ha detto il portavoce dell'Oim. Tre barconi sono affondati ieri al largo delle coste libiche. Dalle prime ricostruzioni sembra che fossero sovraccarichi di migranti e siano colati a picco in seguito a un forte vento.


fonte:http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2009-03-31_131183477.html
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Clandestina denunciata dopo parto

Si accende la polemica dopo le rivelazioni di una donna ivoriana Il Fatebenefratelli di Napoli si difende: "Abbiamo solo seguito le norme"

Clandestina denunciata dopo partoBassolino manda gli ispettori

NAPOLI - Torna a far discutere il pacchetto sicurezza del governo. A far esplodere la polemica la storia di una donna ivoriana che ha raccontato a Repubblica di essere stata denunciata alla polizia dall'ospedale napoletano Fatebenefratelli dove era andata per partorire. La protagonista della storia si chiama Kante ed è in Italia da due anni, da quando un commando delle milizie governative della Costa d'Avorio ha ucciso suo marito. Al suo arrivo nel nostro Paese ha chiesto lo status di rifugiato politico che non ha ancora ottenuto. Diversa la versione fornita dall'ospedale. "Nessuno ha denunciato la puerpera, ma ci si è attivati ai sensi degli obblighi relativi al riconoscimento del nascituro sanciti dall'articolo 250 del Codice Civile". L'ospedale si rifà ad una circolare che impone al direttore sanitario di garantire l'identificazione della madre, in mancanza di un valido documento di riconoscimento, anche facendo ricorso alle autorità. Secondo il primario di Ginecologia, Pietro Iacobelli, la donna avrebbe esibito solo la fotocopia di un passaporto scaduto. Altra la versione di Liana Nesta, avvocato di Kante: "E' stata accompagnata all'ospedale da altri connazionali regolarmente soggiornanti, i quali avrebbero potuto testimoniare sulla sua identità". L'episodio torna ad agitare la polemica sul pacchetto sicurezza. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni esclude che l'episodio possa essere collegato al provvedimento ancora in via di approvazione: "Mi sembra abbastanza singolare attribuire l'accaduto a un provvedimento che è ancora in itinere. Non mi risulta peraltro che sia stato un medico a fare la segnalazione". Si muove anche la Regione Campania che dispone un'ispezione e chiede all'ospedale Fatebenefratelli una relazione sull'episodio. "Gli annunci sulle nuove normative generano una confusione pericolosissima per la salute dei migranti e dell'intera comunità - sottolinea il governatore Antonio Bassolino - è inaccettabile utilizzare il termine 'clandestina' per una madre che ha dato alla luce una vita umana e che scappa da una guerra".
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E se Rosa Russo Iervolino si dice "sdegnata", il Pd parla di episodio favorito da norme razziste. "Siamo di fronte a un'evidente e totale mancanza di umanità, di uno zelo che travalica i confini di una legge, ingiusta e inaccettabile, che ancora non è in vigore - dice la senatrice dei Democratici, Mariapia Garavaglia - tuttavia è indicativo che sia accaduto un fatto del genere: la campagna dissennata di alcune forze politiche sta dando i suoi frutti, con qualcuno che, forte di questa futura, inumana legislazione, si fa delatore. Spero ci siano gli estremi per intentare un'azione legale e disciplinare contro gli autori di questo atto dal sapore chiaramente razzista".
(1 aprile 2009)
fonte : http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/ivoriana-napoli/ivoriana-napoli/ivoriana-napoli.html



commenti:
Le donne almeno lasciatele vivere.
I bambini non hanno colori politici..
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