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mercoledì 1 aprile 2009

Clandestina denunciata dopo parto

Si accende la polemica dopo le rivelazioni di una donna ivoriana Il Fatebenefratelli di Napoli si difende: "Abbiamo solo seguito le norme"

Clandestina denunciata dopo partoBassolino manda gli ispettori

NAPOLI - Torna a far discutere il pacchetto sicurezza del governo. A far esplodere la polemica la storia di una donna ivoriana che ha raccontato a Repubblica di essere stata denunciata alla polizia dall'ospedale napoletano Fatebenefratelli dove era andata per partorire. La protagonista della storia si chiama Kante ed è in Italia da due anni, da quando un commando delle milizie governative della Costa d'Avorio ha ucciso suo marito. Al suo arrivo nel nostro Paese ha chiesto lo status di rifugiato politico che non ha ancora ottenuto. Diversa la versione fornita dall'ospedale. "Nessuno ha denunciato la puerpera, ma ci si è attivati ai sensi degli obblighi relativi al riconoscimento del nascituro sanciti dall'articolo 250 del Codice Civile". L'ospedale si rifà ad una circolare che impone al direttore sanitario di garantire l'identificazione della madre, in mancanza di un valido documento di riconoscimento, anche facendo ricorso alle autorità. Secondo il primario di Ginecologia, Pietro Iacobelli, la donna avrebbe esibito solo la fotocopia di un passaporto scaduto. Altra la versione di Liana Nesta, avvocato di Kante: "E' stata accompagnata all'ospedale da altri connazionali regolarmente soggiornanti, i quali avrebbero potuto testimoniare sulla sua identità". L'episodio torna ad agitare la polemica sul pacchetto sicurezza. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni esclude che l'episodio possa essere collegato al provvedimento ancora in via di approvazione: "Mi sembra abbastanza singolare attribuire l'accaduto a un provvedimento che è ancora in itinere. Non mi risulta peraltro che sia stato un medico a fare la segnalazione". Si muove anche la Regione Campania che dispone un'ispezione e chiede all'ospedale Fatebenefratelli una relazione sull'episodio. "Gli annunci sulle nuove normative generano una confusione pericolosissima per la salute dei migranti e dell'intera comunità - sottolinea il governatore Antonio Bassolino - è inaccettabile utilizzare il termine 'clandestina' per una madre che ha dato alla luce una vita umana e che scappa da una guerra".
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E se Rosa Russo Iervolino si dice "sdegnata", il Pd parla di episodio favorito da norme razziste. "Siamo di fronte a un'evidente e totale mancanza di umanità, di uno zelo che travalica i confini di una legge, ingiusta e inaccettabile, che ancora non è in vigore - dice la senatrice dei Democratici, Mariapia Garavaglia - tuttavia è indicativo che sia accaduto un fatto del genere: la campagna dissennata di alcune forze politiche sta dando i suoi frutti, con qualcuno che, forte di questa futura, inumana legislazione, si fa delatore. Spero ci siano gli estremi per intentare un'azione legale e disciplinare contro gli autori di questo atto dal sapore chiaramente razzista".
(1 aprile 2009)
fonte : http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/ivoriana-napoli/ivoriana-napoli/ivoriana-napoli.html



commenti:
Le donne almeno lasciatele vivere.
I bambini non hanno colori politici..
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