Monti e' solo l'espressione di quella lobby bancaria internazionale che ha distrutto migliaia di piccole imprese italiane, e che ha fatto privatizzare la Banca d'Italia togliendola allo Stato e ai cittadini." Lo ha detto oggi Domenico Scilipoti, intervenuto ad un incontro ad Ascoli Piceno per presentare il suo libro. "Mi hanno contestato e denigrato in tutti i modi con i media dal 14 dicembre scorso, perche' sono stato l' unico ad contrastare e avere il coraggio di denunciare, attraverso il Forum antiusura, l'operato delle banche che hanno tolto il sangue agli italiani, e non perche' sono andato con Berlusconi. Hanno fatto passare un altro messaggio, per non far capire alla gente quella che sta succedendo veramente, sia l'anno scorso che oggi". Scilipoti, fortemente contestato dai Giovani democratici e da esponenti dell'Italia dei Valori, ha anche sostenuto che "Francia e Germania stanno facendo pagare all'Italia i loro problemi,con l'aiuto di qualche parlamentare italiano"
Video intervista
L'intervento di Scilipoti per 30 minuti
L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..
mercoledì 16 novembre 2011
Lista dei ministri governo Monti
Lista dei ministri governo Monti
16 novembre 2011
Presidente consiglio e economia ad interim: Mario Monti
Ministri senza portafoglio
Ministro Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi
Ministro Turismo e Sport: Piero Gnudi
Ministro Coesione Territoriale: Fabrizio Barca
Ministro Rapporti con Parlamento: Piero Giarda
Ministro Cooperazione Internazionale: Andrea Riccardi
Ministri con portafoglio
Ministro Esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata
Ministro Interni: Anna Maria Cancellieri
Ministro Giustizia: Paola Severino
Ministro Difesa: Giampaolo di Paola
Ministro Sviluppo Economico con delega Infrastrutture: Corrado Passera
Ministro Politiche Agricole: Mario Catania
Ministro Ambiente: Corrado Clini
Ministro Lavoro, Welfare con delega Pari Opportunità: Elsa Fornero
Ministro Salute: Renato Balduzzi
Ministro Istruzione: Francesco Profumo
Ministro Cultura: Lorenzo Ornaghi
Sottosegretario alla Presidenza: Antonio Catricalà
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16 novembre 2011
Presidente consiglio e economia ad interim: Mario Monti
Ministri senza portafoglio
Ministro Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi
Ministro Turismo e Sport: Piero Gnudi
Ministro Coesione Territoriale: Fabrizio Barca
Ministro Rapporti con Parlamento: Piero Giarda
Ministro Cooperazione Internazionale: Andrea Riccardi
Ministri con portafoglio
Ministro Esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata
Ministro Interni: Anna Maria Cancellieri
Ministro Giustizia: Paola Severino
Ministro Difesa: Giampaolo di Paola
Ministro Sviluppo Economico con delega Infrastrutture: Corrado Passera
Ministro Politiche Agricole: Mario Catania
Ministro Ambiente: Corrado Clini
Ministro Lavoro, Welfare con delega Pari Opportunità: Elsa Fornero
Ministro Salute: Renato Balduzzi
Ministro Istruzione: Francesco Profumo
Ministro Cultura: Lorenzo Ornaghi
Sottosegretario alla Presidenza: Antonio Catricalà
Guarda il video di Scilipoti : "Monti lobbista"
IMMIGRATI: NAPOLITANO, RIFORMARE MODALITA' E TEMPI CITTADINANZA
15-11-11
IMMIGRATI: NAPOLITANO, RIFORMARE MODALITA' E TEMPI CITTADINANZA
(ASCA) - Roma, 15 nov - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita ''a riflettere su una possibile riforma delle modalita' e dei tempi dell'assegnazione della cittadinanza agli immigrati''. Napolitano interviene al Quirinale all'incontro con 'i nuovi cittadini italiani' e torna ad affrontare il problema della cittadinanza dei molti immigrati che ormai da anni risiedono nel nostro Paese.
Napolitano ricorda a questo proposito la convergenza tra le forze politiche che gia' si era registrata alla Camera sull'argomento nel gennaio dello scorso anno e sottolinea che ''anche gli italiani appaiono disponibili'' sulla necessita' di concedere la cittadinanza ai bambini figli di immigrati ma nati sul territorio italiano. Certo, aggiunge il presidente della Repubblica, questa spinta ad una legislazione migliore non deve far mai dimenticare che alla base deve esserci fra l'altro il riconoscimento dei valori istituzionali del nostro Paese, la conoscenza della lingua.
''All'interno dei vari processi di riforma della cittadinanza - rileva Napolitano - la principale questione che rimane aperta e' quella dei minori, dei ragazzi che non possono essere ancora pienamente cittadini italiani. Ma che lo sono nella loro vita quotidiana, nei sentimenti e nell'identita'''. D'altronde, sono ancora parole del Capo dello Stato ''se noi desideriamo che i figli e i pronipoti degli italiani all'estero mantengano un legame con l'Italia, noi non possiamo chiedere ai ragazzi di origine diversa di ignorare le loro origini''.
Il presidente della Repubblica sottolinea come la nostra sia diventata ''una comunita' nazionale in cui i figli di immigrati contano non solo come numeri ma anche per le capacita' che esprimono. Se noi non comprendiamo la portata del fenomeno migratorio significa non saper guardare alla realta' e al futuro''.
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IMMIGRATI: NAPOLITANO, RIFORMARE MODALITA' E TEMPI CITTADINANZA
(ASCA) - Roma, 15 nov - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita ''a riflettere su una possibile riforma delle modalita' e dei tempi dell'assegnazione della cittadinanza agli immigrati''. Napolitano interviene al Quirinale all'incontro con 'i nuovi cittadini italiani' e torna ad affrontare il problema della cittadinanza dei molti immigrati che ormai da anni risiedono nel nostro Paese.
Napolitano ricorda a questo proposito la convergenza tra le forze politiche che gia' si era registrata alla Camera sull'argomento nel gennaio dello scorso anno e sottolinea che ''anche gli italiani appaiono disponibili'' sulla necessita' di concedere la cittadinanza ai bambini figli di immigrati ma nati sul territorio italiano. Certo, aggiunge il presidente della Repubblica, questa spinta ad una legislazione migliore non deve far mai dimenticare che alla base deve esserci fra l'altro il riconoscimento dei valori istituzionali del nostro Paese, la conoscenza della lingua.
''All'interno dei vari processi di riforma della cittadinanza - rileva Napolitano - la principale questione che rimane aperta e' quella dei minori, dei ragazzi che non possono essere ancora pienamente cittadini italiani. Ma che lo sono nella loro vita quotidiana, nei sentimenti e nell'identita'''. D'altronde, sono ancora parole del Capo dello Stato ''se noi desideriamo che i figli e i pronipoti degli italiani all'estero mantengano un legame con l'Italia, noi non possiamo chiedere ai ragazzi di origine diversa di ignorare le loro origini''.
Il presidente della Repubblica sottolinea come la nostra sia diventata ''una comunita' nazionale in cui i figli di immigrati contano non solo come numeri ma anche per le capacita' che esprimono. Se noi non comprendiamo la portata del fenomeno migratorio significa non saper guardare alla realta' e al futuro''.
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