L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

domenica 3 febbraio 2008

La provenienza dei lavoratri stranieri dal agosto 2006 a dicembre 2007 in edilizia

La provenienza dei lavoratori stranieri in edilizia sono stati 115.000.

70000 provenienti dalla Romania
9.500 dall'Albania
seguono Marocco, Polonia, Serbia e Montenegro e altri paesi dell'est europa.
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Le banche italiane hanno 1.5 milioni di clienti immigrati

Le banche italiane hanno un milione e mezzo di clienti. cioe Immigrati che pagana in media le banche itliane circa 100 Euro all'anno.
100 x 1.500.000 = 150.000.000 euro (150 milioni di euro di spese bancarie)

Allora gli immigrati sono diventati un business a tal punto che da 2 anni le banche pubblicizzano anche verso gli immigrati..

Gli immigrati sono quindi una richezza per il paese..

Poi c'e da sottolineare che molti immigrarti inviano soldi ai loro famigliari..
Guidano la classifica i rumeni seguiti dai cinesi e dai filippini..
Anche qui le poste italiane e western union sfruttano questo business faccendo pagare 10 euro per commissione circa.
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La popolazione Straniera in Veneto

In Veneto la popolazione straniera è di 398.000 unità.
Pensate che nel 1991 erano 25.000. Oggi circa 16.000 di questi immigrati sono imprenditori.

Guida la classifica il Marocco con 2073 imprenditori.

cina 1755
Serbia montenegro 1688
Romania 1438
Albania 1096
Macedonia 688
Nigeria 511
Senegal 464
Tunisia 425
Bangladesh 319

Alre nazionalità 5555 unità
Con un totale di 16.000 imprenditori stranieri nel Veneto..

Sono tanti..
Beh comunque bisogna dire che la magior parte di queste attività sono in carpenteria.
Piccoli artigiani che nel campodella manodopera.
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Gli immigrati delusi da Prodi «Alle elezioni con Berlusconi»

«Il centrosinistra ha deluso le aspettative degli immigrati. Il governo Prodi non ha portato a conclusione nessun provvedimento. Stiamo pensando quindi di allearci con il centrodestra». Colpo di scena: gli immigrati italiani si preparano a stringere un patto politico con la Casa delle libertà in vista delle probabili elezioni.

Il diritto di voto alle politiche è ancora lontano: per ora gli immigrati extra Ue non possono votare nemmeno alle amministrative, ma sono elettori a tutti gli effetti gli ex immigrati ora cittadini italiani, regolari da almeno dieci anni. E gli extracomunitari italiani si stanno organizzando in partiti: il principale è «Nuovi italiani»: «Due anni fa eravamo alleati con Di Pietro», racconta il vicepresidente, Marco Angelelli. In quell’occasione portarono «circa 80mila voti», ma l’obbiettivo è di raddoppiare il bacino degli elettori alle prossime consultazioni: «Puntiamo allo 0,5%». Il movimento è diventato partito vero e proprio, sono aumentati i contatti e le iniziative: «Secondo i dati Istat - dice ancora Angelelli - nel 2006 gli immigrati diventati cittadini italiani sono stati 32mila». A questo ritmo, le potenzialità dei piccoli partiti degli stranieri regolari sono destinate a svilupparsi.

Sono più d’uno, infatti: esiste un secondo partito, con lo stesso nome («Movimento I Nuovi italiani») che ha appena organizzato il primo congresso a Parma in collaborazione con i Circoli del buon governo di Marcello dell’Utri e con la partecipazione di delegati di varia nazionalità «in rappresentanza - si legge dal sito - di 4 milioni di nuovi italiani residenti».

«Stiamo preparando un’iniziativa contro l’utilizzo dello stesso nome - spiega Angelelli - ma comunque vorremmo parlare con quel movimento di Parma. Credo che saremmo più forti se ci muovessimo in modo unitario».

Le simpatie per il centrodestra sembrano comunque in crescita tra gli immigrati regolari: il centrosinistra non è riuscito a varare la famosa legge Amato-Ferrero, il ddl è arenato alle Camere. Come non ha fatto passi avanti nemmeno la riforma del diritto di cittadinanza. Il governo Prodi non è dunque raggiunto nemmeno l’obbiettivo «del diritto di voto alle amministrative per gli immigrati regolari», un diritto che quasi tutte le forze politiche, indipendentemente dallo schieramento, condividono.

C’è infine un terzo partito, che è «Identità romena»: sta lavorando molto soprattutto in vista delle amministrative a Roma, dal momento che i cittadini comunitari possono già ora esprimere le loro preferenze, e candidarsi, alle amministrative. Anche il partito romeno si sta avvicinando al centrodestra: «Ci presenteremo con l’Udeur - spiega il presidente, Giancarlo Germani -. Il nostro è un elettorato più di centrodestra perché i romeni non hanno dimenticato cinquant’anni di comunismo. Un cambio di schieramento dell’Udeur ci porterebbe in un terreno più vicino...».

www.ilgiornale.it




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