L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

venerdì 18 aprile 2008

PAPA: IMMIGRATI FATTORE DI CRESCITA PER CHIESA E SOCIETA'

''La Chiesa negli Stati Uniti, accogliendo nel suo grembo tanti suoi figli emigranti, e' andata crescendo grazie anche alla vitalita' della testimonianza di fede dei fedeli di lingua spagnola''. Benedetto XVI ha salutato con questa parole le diverse migliaia di fedeli di origine latinoamericana presenti oggi alla grande messa al National Park Stadium. ''La Chiesa in America - ha detto - con buona ragione puo' lodare la capacita' delle generazioni passate di congiungere gruppi di immigranti molto diversi nell'unita' della fede cattolica ed in un comune impegno per la diffusione del Vangelo. Ed oggi attende molto da voi: il Signore vi chiama a perseverare nel contribuire al futuro della Chiesa in questo Paese e alla diffusione del Vangelo. Solo se rimarrete uniti a Cristo e tra di voi, la vostra testimonianza evangelizzatrice sara' credibile e si esprimera' in copiosi frutti di pace e di riconciliazione in mezzo a un mondo molte volte segnato da divisioni e scontri''.
(AGI) - Washington, 17 apr. -

fonte :http://www.agi.it/news/
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Berlusconi: chiuderemo le frontiere. Solo due gli 'immigrati' eletti

"Applicheremo la Bossi-Fini e chiuderemo le frontiere". Lo ha annunciato ieri Silvio Berlusconi, in conferenza stampa all'auditorium della Tecnica all'Eur. "Restitueremo ai Paesi del Mediterraneo gli extracomunitari che dalle loro sponde sono venuti da noi".

POCHI GLI ELETTI MULTIETNICI - L'Africa entra nel Parlamento italiano. A portarla sono il "primo deputato di colore", Jean Leonard Touadi', candidato con Italia dei Valori, e Souad Sbai, presidente delle donne marocchine eletta alla Camera nelle liste del Popolo delle Liberta'. Per il resto, il tracollo della Sinistra Arcobaleno, che aveva candidato diversi immigrati, ha spazzato via anche la possibilita' di un Parlamento piu' multietnico. Touadi', giornalista, e' stato assessore alle Politiche giovanili del Comune di Roma. "Si deve andare verso una societa' che offra integrazione e diritti. In questo modo si sviluppa automaticamente la legalita' e si puo' garantire la sicurezza. Un'Italia che non ha paura dei colori e' un'Italia piu' ricca'". Souad Sbai ha invece ribadito le critiche al centrosinistra, che "in due anni di governo non ha proposto nulla in termini di integrazione degli stranieri" e "nella composizione delle liste elettorali ha ignorato i rappresentanti dei cittadini immigrati". Quanto alla Lega, non vi e' "alcun problema: c'e' un dialogo aperto e costruttivo".

LE REAZIONI - Preoccupazione, timori e prudenza. Ma anche voglia di non tornare indietro perdendo il lavoro degli ultimi due anni. Con una certezza: l'immigrazione e' una delle partite aperte per il nuovo Parlamento e non riguarda soltanto la sicurezza ma lo sviluppo del paese. E per questo serve il dialogo. Il mondo dell'immigrazione guarda cosi' al risultato elettorale, che ha visto il ritorno al governo del centrodestra con una forte presenza della Lega. Preoccupato e' Filippo Miraglia (Arci): 'Si apre una stagione buia per gli immigrati. La vittoria del centrodestra si e' basata anche su una 'guerra tra i poveri', operai italiani contro quelli stranieri. E chi ne fara' le spese saranno gli immigrati. Ci aspettiamo, come e' avvenuto in passato, una situazione di conflitto, una sorta di diffuso razzismo, nelle forme consentite dalla legge'. Per Miraglia, quindi, la 'situazione degli immigrati peggiorera': bisogna dare una risposta all'insicurezza, senza fomentare il razzismo, ma con una risposta democratica, cosa che al momento mi sembra piu' difficile che in passato. Lavoreremo per cercare dialogo con tutti, per non far sentire soli gli stranieri e per creare spazio per dare la parola a quattro milioni di persone'. 'In Italia - ha detto Michele Consiglio (Acli) - ci sono circa 500 mila lavoratori irregolari, che servono al paese, piu' al Veneto che ad altre regioni. La questione si deve affrontare in termini non ideologici ma concreti e penso che anche in questo parlamento ci potra' essere un'area solidaristica, perche' se non fosse cosi' non supereremmo le difficolta''. Secondo Consiglio, 'l'Italia non puo' certo reggere il peso di uno scontro sociale. C'e' una domanda di sicurezza che emerge dal voto, ma dipende da come si affronta questa domanda: sarebbe una iattura non dare dignita' e certezze agli stranieri che vengono a lavorare in Italia. C'e' una necessita' di rivedere la legge Bossi-Fini che oramai non e' piu' adeguata: penso che anche il Pdl si renda conto di questo, e noi, da parte nostra, vigileremo su quanto sara' fatto'. Per Oliviero Forti (Caritas), si e' 'ancora nella fase degli auspici, ma in questo periodo di campagna elettorale abbiamo spesso ascoltato dichiarazioni forti rispetto all'irregolarita' degli immigrati nel nostro paese. Tutti auspichiamo una soluzione con uno strumento legislativo per avere ingressi regolari. Non vorremmo, in ogni caso, che andasse perso il lavoro fatto in questi due anni passati. Per questo siamo convinti che il nuovo governo ripartira' da dove ci si e' fermati con il governo Prodi. D'altra parte la legge Bossi-Fini ha dimostrato le sue debolezze e servono nuovi sbocchi nuovi per un contesto che e' mutato dal 2002'. La Caritas assicura la sua collaborazione perche' 'bisogna lavorare sulle criticita' e sul senso di insicurezza'. Maggiore cautela e' espressa da Stefano Camilloni, responsabile del portale Stranieri in Italia, che ha lanciato un blog sui riflessi che i risultati elettorali avranno sul tema immigrazione: 'Saranno disattese le proposte del centrosinistra di rendere piu' morbida la Bossi-Fini. Con il ritorno della Lega al governo queste proposte saranno almeno all'inizio bloccate. Non ci saranno grandi novita' a livello di legge e si puntera' molto sulla lotta alla clandestinita'. Abbiamo avuto reazioni negative non tanto per il ritorno della Lega ma per quello che il centrosinistra non ha fatto, questo si legge nel blog'. Infine, Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete Seconda Generazione, ricorda che la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza per i figli degli immigrati 'rimane in piedi. Valuteremo l'operato delle maggioranze e dei governi su quello che fanno, siamo disponibili a dialogare con tutti'.


fonte http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/
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