L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

martedì 27 ottobre 2009

Ma chi si ricorda dei poveri?

fonte http://www.romanoprodi.it

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 25 Ottobre 2009

Nel corso dell’ultima generazione la distribuzione del reddito è peggiorata anche all’interno di quasi tutti i Paesi sviluppati del mondo. Le loro economie hanno continuato a progredire ma le differenze di reddito e di ricchezza fra ricchi e poveri sono progressivamente aumentate. Anche le famose classi medie, a cui tutti i programmi politici si rivolgono, hanno ben poco guadagnato. Anzi hanno soprattutto perduto.

Questa tendenza si è manifestata tanto negli Stati Uniti quanto nella maggioranza dei Paesi europei. Anche in Italia la disuguaglianza, che era diminuita fino al 1982, ha avuto poi un forte aumento all’inzio degli anni novanta ed è ancora oggi tra le più elevate di tutti i Paesi dell’Ocse nonostante alcuni non trascurabili trasferimenti di bilancio a favore dei più poveri.

Rileggendo attentamente le analisi degli economisti e, soprattutto, riflettendo sui dati statistici disponibili, si trovano spiegazioni abbastanza convincenti sulle cause di questo generale aumento delle distanze tra ricchi e poveri.

La prima causa è la crescita costante, fino alla recente crisi, del valore dei beni posseduti. Sia dei beni immobili che dei titoli finanziari. È chiaro che se il valore delle case o delle azioni raddoppia cresce anche la differenza fra chi ha e chi non ha.

In secondo luogo la distanza è aumentata per il prevalere di politiche fiscali che hanno abbassato le aliquote delle imposte sui redditi più elevati e sulla ricchezza posseduta. Negli Stati Uniti, nel periodo del dopoguerra, l’aliquota massima è progressivamente passata da oltre il 60% al 36% e quest’esempio è stato seguito da quasi tutti gli altri Paesi del mondo, in una concorrenza volta anche ad evitare la migrazione dei capitali verso i Paesi a più basso livello di imposizione fiscale.

Una terza causa è la drastica riduzione delle imposte di successione che, pur essendo oggetto di frequenti elusioni ed evasioni, avevano in passato avuto l’effetto di riequilibrare la distribuzione della ricchezza nel lungo periodo.

Un quarto fattore riguarda i cambiamenti nel mondo del lavoro. Gli immigrati hanno infatti contribuito a mantenere depresso il salario dei lavoratori, soprattutto di quelli a basso livello di specializzazione. A questo si aggiunge la perdita di potere dei sindacati e il passaggio dei lavoratori da posizioni più protette verso un precariato sempre più diffuso.

Per anni abbiamo sentito predicare le virtù del precariato per accorgerci solo ora di quali siano i suoi vizi.

Tutti questi fattori di cambiamento sono stati giustificati e benedetti da una radicale mutazione di carattere etico e culturale per cui anche le più macroscopiche differenze di reddito non sono più guardate con occhio scandalizzato o negativo. Differenze dell’ordine delle centinaia fra il salario dei massimi dirigenti e dei lavoratori della stessa impresa sono oggi ritenute naturali. Nessuno più si scandalizza delle crescenti disparità.

Come si vede, le forze che spingono verso una sempre più iniqua distribuzione del reddito sono potenti e molto popolari anche presso le categorie che ne vengono svantaggiate nel lungo termine. Basta riflettere sull’appoggio generalizzato alle politiche fiscali che sono state tra le maggiori cause delle crescenti iniquità.

Queste osservazioni ci rendono pessimisti anche riguardo al futuro perché nessun politico, nemmeno tra coloro che si definiscono riformisti, sembra avere la forza di proporre una politica distributiva più giusta senza la quasi certezza di perdere le elezioni. La giustizia distributiva gioca un ruolo di primo piano nelle dichiarazioni generali ma viene relegata in ultima fila quando il programma deve tradursi in decisioni concrete.

È chiaro che sto parlando di un mondo in cui la contraddizione fra giustizia e democrazia è sempre più evidente conducendoci passo passo verso una crisi definitiva dei fondamenti di solidarietà e di convivenza della nostra società. Ed è proprio questa rottura che coloro che si definiscono riformisti debbono con ogni sforzo evitare.

Distinguendo fra demagogia e democrazia, fra i vantaggi di oggi e l’impoverimento futuro, spiegando il ruolo necessario e positivo dello Stato in una società moderna e proponendo con coerenza le azioni da compiere perché le crescenti ingiustizie non distruggano il nostro futuro. Il che significa ritornare anche a spiegare con serenità il vecchio ma ancora attuale concetto della giusta fiscalità. Credo che sia giunta l’ora di ricominciare a parlare di tutte queste cose. Lo credo perché lo sfarinamento della società e l’egoismo personale stanno arrivando al punto di mettere in crisi il funzionamento stesso della nostra convivenza.

Da mesi si dibatte sulle ragioni per cui i partiti riformisti stanno perdendo quasi ovunque le elezioni. E se la spiegazione fosse semplicemente che queste forze hanno perduto il coraggio di essere riformiste?

Condividi

martedì 20 ottobre 2009

La burocrazia italiana fa male a tutti

In Italia è difficile dare voce agli immigrati.

Questo fatto che gli immigrati siamìno discriminati politicamente crea un danno enorme all'Italia.
In Italia ci sono tanti cervelloni che sono in Italia e che hanno la preparazione e la motivazione giusta per poter creare inventare e investire sul futuro.
Essi non possono esprimersi al massimo in quanto la burocrazia italiana mette tanti paletti ma bisogna sottolinerare che la burocrazia italiana già mette i bastoni tra le ruote ai giovani italiani i quali sono costretti ad emigrare:Gli immigrati regolari che hanno studiato e che s sono laureati in Italia sono ancora mal messi per quanto riguarda la burocrazia italiana.

Ecco un video delle leggende italiane.


Condividi

Lo studio: nel 2050 i figli degli stranieri saranno maggioranza

L'Italia è sempre più cosmopolita. Gli immigrati regolari nel nostro Paese sono circa il 6% della popolazione, le imprese gestite da stranieri crescono di oltre il 10% annuo, gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico nazionale rappresentano il 6,4 per cento del totale degli alunni, corrispondenti a 574.133 unità, un bambino su 10 è figlio di immigrati e si stima che nel 2050 gli extracomunitari potrebbero rappresentare dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia e se l'aumento percentuale dovesse restare costante, le nascite di bambini stranieri potrebbero addirittura superare quelle made in Italy.

I dati che disegnano questo scenario sono del Centro Artes, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia, che ha elaborato i dati ufficiali di Istat, Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita') e le stime 2007 C.I.A.

Una crescita, quella degli stranieri regolari in Italia, che incuriosisce anche la stampa estera.
Secondo il quotidiano spagnolo ''El Periodico'', ''Gli immigrati sono la chiave dell'economia italiana. Senza gli immigrati l'Italia si bloccherebbe. I regolari rappresentano una forza fiscale di 2,3 milioni di euro all'anno; il 10% di loro lavora nelle costruzioni e senza di loro il settore crollerebbe''.

Anche il tedesco Der Standard pone l'accento sul tema, analizzando la situazione scolastica italiana: ''Piu' di mezzo milione di bambini stranieri frequentano le scuole italiane. Il numero degli stranieri nelle aule italiane negli ultimi 5 anni e' raddoppiato. In tutta Italia gli stranieri rappresentano il 6% degli alunni totali''. A riportare l'attenzione sul tema il caso di Roma, dove nella scuola elementare e materna ''Carlo Pisacane'', l'istituto nel popolare quartiere romano di Tor Pignattara, su 180 alunni 170 sono immigrati.

I bambini stranieri iscritti nelle scuole italiane: solo a Milano, dei 5.495 bambini che quest'anno si sono iscritti alle scuole medie, il 66.42% e' composto da stranieri. Nelle scuole primarie (elementari), dei 9.832 che si sono iscritti quest'anno, gli immigrati invece sono ''solo'' il 40.28%. In Alto Adige, anche per la vicinanza con il confine tedesco, i bambini stranieri sono decuplicati nell'ultimo anno. Gli italiani, inoltre, fanno sempre meno figli. Le piu' recenti statistiche collocano il nostro Paese agli ultimi posti tra i paesi per tasso di fertilita', con un valore per il 2007 pari a 1,29 figli per donna. Il Bilancio demografico nazionale, pero', e' in positivo, un dato reso possibile dall'alto tasso di natalita' dei cittadini stranieri.

E' figlio di immigrati un bambino su 10 (10%), mentre, paradossalmente, gli stranieri rappresentano il 5% della popolazione italiana. Il fenomeno del declino della fertilità è comune a quasi tutti i paesi industrializzati, ma in nessuno di essi ha avuto un'evoluzione così marcata come in Italia. Il tasso di fertilità nei 15 paesi dell'Unione Europea fra il 1960 e il 2007 è sceso da 2,59 a 1,50 figli per donna, mentre in Italia si è quasi dimezzato (dal 2,41 all'1,29). L'aumento demografico, invece, cresce grazie ai cittadini stranieri.

Dato riscontrato anche dal portale giornalistico tedesco ''Suite101'': ''Le donne italiane fanno nascere sempre meno bambini, il tasso di natalita' resta comunque in aumento per la presenza di madri straniere, dato che se per dieci neonati italiani uno soltanto e' figlio di immigrati, questi ultimi rappresentano il 6% della popolazione''. ''Il calo delle nascite in Italia è un dato evidente - ha spiegato Alessandro Di Gregorio, Direttore del Centro Artes di Torino - Complice anche un'evoluzione della società che ha spostato in avanti, circa 35 anni, l'età media delle donne che scelgono di diventare madri. Le difficoltà a rimanere incinta, quindi, aumentano e l'introduzione della Legge 40 non ha migliorato la situazione. In soli 4 anni, dall'entrata in vigore della Legge, le nascite sono diminuite del 2,78%''.

I cittadini stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2008 sono 3.432.651; rispetto al 1° gennaio 2007 sono aumentati di 493.729 unita' (+16,8%). Si tratta dell'incremento più elevato mai registrato nel corso della storia dell'immigrazione nel nostro Paese. La popolazione italiana, a gennaio del 2008 è pari a 59.619.290 persone (Dati Istat). Gli immigrati regolari in Italia sono quindi quasi il 6% della popolazione. Secondo i dati di Unioncamere, inoltre, negli ultimi cinque anni le imprese individuali gestite e controllate da immigrati sono piu' che raddoppiate, passando da circa 100mila nel 2001 a quasi 230mila nel 2006, con un tasso di crescita sempre superiore al 10% e che ha toccato il 24% nel 2001 e il 13% nel 2006. Le imprese italiane sono crescite nel corso del 2008 di solo 36mila unita', un incremento di appena lo 0,6% rispetto all'anno precedente e dovuto soprattutto agli imprenditori immigrati, cresciuti lo scorso anno di 15mila unità.

Inoltre, il ritmo di crescita medio annuale degli stranieri, secondo le stime dei ricercatori della Caritas-Migrantes, e' pari a circa 325 mila unità, il che porta ad ipotizzare più che un raddoppio della popolazione immigrata da qui a 10 anni. Tenuto conto che la velocità di crescita della popolazione straniera non sembra tendere a diminuire, la Caritas-Migrantes stima che nel 2050 gli extracomunitari rappresenteranno dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia. Dati ancora più rilevanti se si pensa che l'incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale della popolazione italiana è passata da poco più di 9mila nel 1995 a più di 57mila del 2007, in termini percentuali, dall'1,7% al 11,4%. E', insomma, figlio di immigrati 1 bebè su 10.

''Il calo della fertilità italiana è un dato preoccupante - continua il dott. Di Gregorio - per questo motivo, insieme a molti altri ginecologi che condividono il mio pensiero, chiedo al nuovo Governo di intervenire in maniera chiara e decisiva una volta per tutte sulla Legge 40, che blocca di fatto lo sviluppo della medicina ed impedisce alle coppie che trovano difficoltà nel concepimento di sognare, di sperare ancora. Una legge che ci riporta al Medioevo''. http://www.stranieriinitalia.it/
Condividi

Immigrati in corteo chiedono più corsi di italiano

fonte : http://www.ilreporter.it

Extracomunitari in corteo questa mattina a Carrara per chiedere più corsi di lingua italiana. Il corteo pacifico e' stato organizzato dall' associazione 'Culture Migranti', che promuove corsi gratuiti di alfabetizzazione per stranieri.

Un centinaio di extracomunitari hanno sfilato questa mattina, 20 ottobre, per le strade di Massa Carrara chiedendo più corsi di lingua italiana.

Il corteo pacifico e' stato organizzato dall' associazione 'Culture Migranti', che promuove corsi gratuiti di alfabetizzazione per stranieri.

''Quest'anno - spiega il presidente dell'associazione, Ahmadou Bamba - non riusciamo a soddisfare le circa 150 richieste che ci sono arrivate''.
Condividi

La proposta Voto agli immigrati se residenti da cinque anni

fonte : http://www.ilgiornale.it/

Gli immigrati potranno ottenere il diritto di voto per le elezioni amministrative se regolarmente residenti in Italia da almeno cinque anni. Questa è la proposta contenuta nel progetto di legge depositato ieri alla Camera. I firmatari del documento sono alcuni deputati dei principali schieramenti politici di maggioranza e opposizione: Walter Veltroni (Pd), Flavia Perina (Pdl), Roberto Rao (Udc), Leoluca Orlando (Idv), Salvatore Vassallo (Pd). Non aderiscono alla proposta esponenti della Lega Nord.

e voi che ne pensate ?
Condividi

domenica 11 ottobre 2009

Le truffe sui clandestini

Le Iene scoprono le truffe sui clandestini.
Italiani che chiedevano fino a 6 mila euro per offrire una regolarizzazione come colf o badante/i.
Infatti grazie alle iene l'Italia è venuto a conoscenza di questa gravissima situazione la quale dimostra la situazione degli immigrati irregolari che sono stati messi con le spalle al muro e che essi sono costretti a tutto pur di avere un permesso di soggiorno che permetta di trovare un lavoro onesto e dignitoso.ma soprattutto di sentirsi liberi e non sentirsi perseguitai e infelici perchè potrebbero trasmettere l'infelicità a tutti e magari anche ai ministri che approvano le leggi.
Insomma insegnarli a rispettare le regole ma prima di tutto farli sentire uomini partecipi e darli la possibilità di realizzare i propri sogni

Guardate il video e potrete commentare la vostra impressione nei commenti

Condividi

Cittadinanza italiana :le procedure

Cittadinanza: così il versamento da 200 euro

Tra le leggi aprovate e definitive dall'inizio di settembre per quanto riguarda la legge sulla sicurezza c’è anche un nuovo contributo di 200 euro a carico di chi chiede la cittadinanza italiana.

Per il pagamento è stato attivato un conto corrente postale (n. 809020) intestato a “Ministero dell’Interno DLCI – cittadinanza”. Poste italiane sta distribuendo a tutte le Prefetture i bollettini prestampati per il versamento, che saranno inoltre disponibili negli uffici postali dotati di Sportello Amico, gli stessi presso i quali si può presentare la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno.

Il contributo va pagato anche da chi presenta la domanda nel suo Paese d’Origine, attraverso bonifici esteri o utilizzando il circuito europeo delle organizzazioni postali. In questo caso, conviene chiedere i dettagli per il versamento al consolato italiano.

per saperne di più http://www.interno.it/mininterno
Condividi

domenica 4 ottobre 2009

Cittadinanza, "D'accordo con Fini"

La Russa: "Discutere la riforma"

Via libera dal ministro della Difesa Ignazio La Russa al presidente della Camera Gianfranco Fini sulla riforma della legge sulla cittadinanza. "Sono assolutamente d'accordo con Fini sul fatto che il tema debba essere affrontato nelle sedi di partito - ha detto La Russa durante la festa del Pdl a Milano -. Sono in più assolutamente d'accordo con Fini sulla necessità di riformare la legge sulla cittadinanza".

"Penso", ha aggiunto, "alla 'generazione Balotelli', ai ragazzi e ai bambini che hanno già compiuto un ciclo scolastico, e che hanno diritto, se amano l'Italia di essere italiani". Ieri, Fini aveva espresso l'auspicio che si potesse acquisire la cittadinanza italiana non solo in base alla burocrazia, ma anche considerando l'amore per il nostro Paese e dimostrando, fra l'altro, di conoscere la lingua e la storia italiana

A fronte di un "percorso agevolatissimo" per i giovani nati in Italia e che hanno compiuto un ciclo scolastico, La Russa immagina tempi certi per gli adulti che vogliano la cittadinanza. "Per i grandi mi basterebbe che dopo i 10 anni uno divenisse italiano se lo merita e se ha superato la prova di italiano e di amore per la nostra soria", ha detto il ministro della Difesa, "oggi come oggi ce ne vogliono anche 40 anni per diventare italiani".


fonte : http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo461420.shtml
Condividi

giovedì 1 ottobre 2009

“Stangate” in arrivo per i regolari

Permesso a punti, tassa di soggiorno, test di lingua italiana. Ecco cosa cambia per chi ha il permesso

Roma, 8 agosto 2009 - La nuova legge sulla sicurezza, in vigore da oggi, colpisce soprattutto chi è senza permesso di soggiorno, ma rende più difficile (e costosa) anche la vita degli immigrati regolari.

Quanti chiedono il permesso di soggiorno dovranno sottoscrivere un “accordo di integrazione” che li impegna a rispettare la Costituzione italiana e a partecipare alla vita economica, sociale e culturale italiana. Ognuno avrà un punteggio, che diminuirà se si comporta male (le regole da rispettare non sono state ancora decise): chi esaurisce i punti, perderà il permesso e verrà espulso.

Chi chiede o rinnova il permesso di soggiorno dovrà pagare, oltre ai 70 euro che già versa oggi, una nuova tassa. L’importo preciso sarà fissato dai ministri dell’Economia e dell’Interno, ma dovrà essere compreso tra un minimo di 80 e un massimo di 200 euro. Sarà esentato solo chi chiede un permesso per asilo, per protezione sussidiaria o per motivi umanitari.

Che fine faranno tutti questi soldi? Per metà andranno a finanziare il Fondo statale per i rimpatri dei clandestini, e poco importa che questi non hanno nulla a che fare con gli immigrati regolari. Il resto andrà al ministero dell’interno, e la speranza è che serva almeno a migliorare l’efficienza della macchina burocratica che gestisce il rilascio e il rinnovo dei permessi.

Dovrà aprire ulteriormente il portafoglio chi chiede la cittadinanza italiana, che con la nuova legge dovrà versare un contributo di 200 euro. Ci vorrà anche più tempo per conquistare la cittadinanza dopo aver sposato un italiano o un’italiana: la domanda potrà essere presentata due anni dopo il matrimonio (tre per i residenti all’estero), e non come ora dopo appena sei mesi, ma i tempi di dimezzeranno se ci sono figli.

Diventerà anche più difficile chiedere la carta di soggiorno o, come si chiama ora, “il permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo”. La nuova legge prevede infatti un test obbligatorio di conoscenza della lingua italiana, anche se ancora non si sa quanto bisognerà essere bravi, perchè saranno i ministeri dell’Interno e dell’Istruzione a definire i dettagli della prova.

Alcune novità, come ad esempio la tassa sui permessi o il test per la carta di soggiorno, dovranno essere regolamentate da altri decreti e quindi i tempi si allungheranno ulteriormente.

Elvio Pasca

fonte : http://www.stranieriinitalia.it/
Condividi

Badanti, le domande si fermano a quota 275mila. Se ne attendevano il doppio. Maroni: "Ok"

Per la regolarizzazione di colf e badanti le domande si fermano a quota 275mila. Per tutti è un flop, ma il ministro Maroni assicura che non lo è e che non ci saranno proroghe. La realtà è che si attendevano almeno il doppio delle domande. Negli ultimi giorni c'è stata un'impennata di richieste di regolarizzazione ma il risultato è in ogni caso distante dalle attese dello stesso ministero dell'Interno. La maggior parte delle richieste riguardano ucraini, marocchini, moldavi. E si sono concentrate nelle grandi città, Milano e Roma, Napoli.

Il ministro dell'Interno Maroni ha confermato che non ci sarà alcuna proroga del termine per la regolarizzazione e ovviamente nega che sia un insuccesso per il governo. «Si sono fatte stime a casaccio, chi ha parlato di 500mila, 700mila, o un milione di domande, ma la norma è stata fatta per fare emergere il lavoro nero di colf e badanti e basarsi sulle stime fatte per dire che è stato un flop è sbagliato - ha detto alla trasmissione Mattino 5 -. Noi registriamo i dati e questo è quanto è emerso. Chi non ha usufruito della norma per la regolarizzazione, ha deciso di continuare nel lavoro irregolare e sarà soggetto a sanzioni previste dalla legge».

A parlare di fallimento sono state le opposizioni. Di flop ha parlato il segretario del Prc Paolo Ferrero.

L'Adoc (Associazione per la difesa e orientamento consumatori) definisce «insufficiente» il numero di richieste di regolarizzazione arrivate al Viminale e chiede quindi di prorogare i tempi della sanatoria. Un'altra associazione, la Dhuumcatu che si batte per i diritti degli immigrati, ha presentato al Tar la richiesta di annullamento del provvedimento dato che stabilisce la procedura telematica come modalità esclusiva per la regolarizzazione di colf e badanti.
OAS_AD('Bottom1');


30 settembre 2009

fonte http://www.unita.it/news/italia/
Condividi

Schiaffi e insulti a donna di colore

di Mariagrazia Gerina

Le due ragazzine che gridano alla mamma: «Brutta negra puttana». Le urla, gli schiaffi, la gente che si ferma a guardare. «Mia figlia non doveva vedere una scena così», ripete Doris, nigeriana, ancora sconvolta. Tor Bella Monaca, periferia di Roma, «un far west senza regole», una «polveriera».

È lì che abitano Doris, 31 anni, e sua figlia di 5. Ieri, stavano andando a scuola, con l’autobus «059», quando a bordo sono salite due ragazzine con la sigaretta accesa. «Non fumare, mia figlia ha il raffreddore, gli ho detto - racconta Doris -, ma quelle cominciano a insultarmi». E quando Doris scende, le ragazzine scendono con lei. «Una mi viene addosso, mi dà uno schiaffo e poi calci, i poliziotti hanno visto tutto».

La volante di turno passava di lì. «Mi hanno chiesto i documenti e hanno detto che dovevo pagare 3mila euro di multa, ma perché?», racconta Doris, che disperata, va prima all’ambulatorio per i migranti, che è vicino, e poi al commissariato Casilino. Lì le dicono che no, non ci può essere nessuna multa da pagare. «Magari quei poliziotti avevano detto per scherzo, mi hanno risposto», dice Doris. Con lei c’è un’amica, Maria Edima, brasiliana. Ha visto la scena dalla finestra, era con lei al commissariato: «Volevano scoraggiarla».

«Gli agenti sono intervenuti per dividerle, hanno preso i nomi delle ragazze, una italiana di 14 anni e una ucraina di 15, e della donna, le hanno chiesto se voleva sporgere denuncia e basta, al commissariato le abbiamo detto che la storia della multa era una incomprensione e le abbiamo chiesto se voleva sporgere denuncia», dice invece la dirigente del commissariato Casilino, Agnese Cedrone. E spiega che la polizia non può fare di più: «Per noi si tratta di una lite per futili motivi».

«Ma io vorrei solo che parlassero con i genitori», insiste Doris. «Ragazzine così, aggressioni, vittime che hanno paura a denunciare ne vediamo tante», spiega la responsabile dell’ambulatorio Lucia Ercoli: «A quelle due ragazzine, in questo paese a furia di prendersela con gli immigrati, è stato fatto capire benissimo che potevano comportarsi così».

28 settembre 2009

http://www.unita.it/news/italia/88972/schiaffi_e_insulti_a_donna_di_colore
Condividi

Comici inglesi su Berlusconi

Condividi

Ho sognato che tutti gli stranieri in Italia erano spariti

Stanotte ho sognato che tutti, ma proprio tutti gli extracomunitari residenti in Italia, regolari e clandestini, erano spariti.
Volatilizzati.
Mi ero svegliato per via del gran silenzio. Il cantiere sotto casa mia era fermo. Nessun martello pneumatico, nessun sibilo di flessibile. Mi son vestito, sono sceso a vedere. C'era il geometra, un ragazzetto napoletano, in lacrime: '' Nun'è venuto nisciuno, dotto'. Qua perdiamo 'na marea di soldi!''. E' uscita la signora del piano di sopra, proprietaria di mezza palazzina. L'avvocatessa cubana e i due studenti serbi, scomparsi, ripartiti senza aver pagato l'affitto. Meno male che si era fatta anticipare tre mesi di caparra.
M'infilo dentro al bar. Niente caffè: il pony express congolese non lo aveva portato.''Vi faccio un'acqua tonica, dotto''' '' No, grazie'', preferisco fare quattro passi; per strada quasi tutti vecchi. Ifilippini che li accudivano erano partiti, e quelli avevano fatto come nel film Qualcuno volò sul nido del cuculo: evasi in massa, ciondolavano per le strade senza guida, senza ragione. Qualcuno si è ricordato di andare a prendere la pensione. Ma allo sportello delle poste c'era la ressa più totale: l'Inps non pagava.
Erano improvvisamente venuti a mancare tremila miliardi di contributi. Così avevano deciso di trattenere le pensioni fino a data da destinarsi.
A quel punto ho comprato i giornali. "La Repubblica" titolava: scomparsi gli stranieri, il Nord trema. "Libero", invece: strade pulite. "La Gazzetta Del Mezzogiorno" diceva che la pesca a Mazara del Vallo era finita. Tutta la città vecchia disabitata, e la scuola araba aveva chiuso. Nel salernitano fallite tutte le fabbriche di pomodori pelati e salsa. Il raccolto perduto. Le pizzerie, chiuse. I pizzaioli egiziani avevano fatto fagotto.
Sono andato in trattoria, cominciavo ad avere fame. Ho chiesto un'amatriciana, ma il cameriere mi ha fatto:<>. Dopo un'ora e un quarto mi porta due bucatini in bianco. ''Vuole il parmigiano'' ''Eccerto'' gli faccio,''almeno quello.'' ''Guardi che anche il prezzo del parmigiano e quadruplicato, come del resto quello dei prosciutti e di tutti i prodotti di quella zona. Gli indiani sikh sono scomparsi, e nessuno, mi creda, si prendeva cura delle vacche come facevano loro. Sa, per loro sono sacre...''
Ho pagato e sono tornato a casa. Alla Tv hanno detto che il campionato italiano di calcio era sospeso. Ze Maria, Zebina e decine di giocatori fortissimi si erano dileguati. Sensi era perfino dimagrito. Le partite scadute di qualità, gli sponsor tutti ritirati. I diritti televisivi non erano stati pagati e la federazione aveva deciso di sospendere il campionato di serie A. Tifosi inferociti. Su "Il Tempo" troneggiava un titolo: Però adesso avremo una grande Nazionale di calcio. Scarico la posta e trovo dieci E-mail di insegnanti di ruolo messi in mobilità: ottantamila alunni delle elementari erano svaniti nel nulla, mettendo in pericolo migliaia di insegnanti...Impiegati d'ufficio immersi in doppi e tripli lavori, cantieri edili chiusi per il novanta per cento, cinquecentoquarantamila posti di lavoro perduti, la quasi totalità delle fabbriche metalmeccaniche costretta alla chiusura...
Ma le strade... Le strade ,ragazzi, che spettacolo. Niente capannelli pericolosi, niente copertoni bruciati, niente prostitute, spacciatori, criminali, scippatori. C'erano solo gli skinheads con le camicie verdi di ronda. Tutto regolare. Ogni tanto qualche anziano gli gridava contro, gli mostrava il braccio sinistro marchiato, ma finiva lì. Sì, ho intravisto anche qualche tossico e qualche barbone, qualche scippatore e qualche criminale, ma erano italiani Doc.
La ronda puliva la strada molto velocemente. Così sono entrato in chiesa. una delle duecento chiese senza più parroco. Ho chiesto a Dio di farmi svegliare. per la prima volta nella mia vita, mi ha esaudito. Mi sono svegliato nel mio letto, con il rumore e le grida degli operai, la vita per le strade, l'incredibile miracolo di nove milioni di pensionati, nel Paese più straordinariamente multiculturale del mondo.
Il paese dove la pizza la fanno gli egiziani, la mozzarella gli albanesi, il prosciutto e il parmigiano gli indiani e le acciughe le pescano i libici.
Grazie, fratello di un altro Paese.
Non andartene mai, per carità.
Condividi