ROMA - Favorire la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri immigrati che vivono nel Lazio, attraverso la tutela del diritto allo studio, l'assistenza sociale, l'inserimento nel mondo del lavoro e incentivi ad enti locali e organismi che operano in loro favore. E' quanto previsto dal Testo unificato sull'immigrazione approvato dal Consiglio regionale del Lazio. La legge mira a favorire la partecipazione alla vita civile e l'accesso ai pubblici servizi per gli immigrati che risiedono o sono domiciliati stabilmente nel Lazio e in particolare contiene disposizioni a tutela del diritto allo studio e all'assistenza sociale, sanitaria ed abitativa e a sostegno della formazione professionale e universitaria dell'inserimento nel mondo del lavoro, anche in forma imprenditoriale.
Il Testo di legge, “Disposizioni per la promozione e la tutela dell'esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati”, è stato il frutto della fusione di due proposte di legge, una della Giunta e l'altra consiliare. Nella normativa è stata inserita la destinazione di fondi regionali al miglioramento delle condizioni ambientali dei centri di permanenza temporanea e al finanziamento dei centri di accoglienza. Prevista, inoltre, la concessione di incentivi ad enti locali e organismi che operano in favore degli immigrati per realizzare interventi di protezione, integrazione sociale ed assistenza, nonché azioni di “sostegno al rientro volontario nei paesi di origine”.
Tra i compiti della Regione quello di promuovere iniziative di monitoraggio e assistenza per le vittime di discriminazioni e di “situazioni di violenza o di grave sfruttamento” e quello di adottare il programma triennale degli interventi previsti dalla legge, con particolare riguardo alla creazione in ciascuna provincia di servizi dedicati alla protezione delle vittime di tratta e riduzione in schiavitù.
Il Testo unico prefigura anche l'istituzione di un coordinamento permanente tra gli assessorati competenti in materia e di tre nuovi organismi: la Consulta regionale per l'immigrazione, con funzioni di rappresentanza e proposta per l'adeguamento delle politiche regionali, le assemblee provinciali di cittadini stranieri immigrati e l'Osservatorio regionale contro il razzismo e la discriminazione, con compiti di monitoraggio e informazione nei confronti dei cittadini stranieri immigrati vittime di discriminazioni. Per l'attuazione degli interventi previsti dalla legge, sono stati stanziati per il trienno 2008-2010 poco meno di 2,5 milioni di euro.
(ANSA)
(26 giugno 2008)