Fonte: www.redattoresociale.it
Dare voce ai cittadini stranieri presenti in città. È l’obiettivo di Azeb Lucà Trombetta e di Sonila Kaceli. Sono entrambe candidate alle elezioni comunali. La prima con Amelia Frascaroli (Sel) e la seconda con il civico Stefano Aldrovandi
BOLOGNA – Su 14 candidati stranieri al consiglio comunale di Bologna, circa la metà sono donne. Tra loro ci sono anche Azeb Lucà Trombetta e Sonila Kaceli. La prima ha 25 anni ed è una cittadina italiana di origine etiope in Italia da vent’anni. È laureata in scienze della formazione e fa la mediatrice culturale. Da circa tre anni e mezzo si occupa di dar voce ai giovani di seconda generazione presenti in città. Trombetta è candidata nella lista di Amelia Frascaroli (Sel) che sostiene il candidato sindaco Virginio Merola. “Mi sono candidata perché me lo ha chiesto Amelia – racconta – e ho risposto sì, senza averci mai pensato prima e senza sapere a cosa andavo incontro: il mio obiettivo è far emergere i bisogni reali dei giovani e delle loro famiglie e capire che cosa può fare l’amministrazione per loro”.
Sonila Kaceli, invece, di anni ne ha quasi 40 (li compirà tra poco), è di origine albanese e anche lei è in Italia da circa 20 anni. È arrivata nel 1991 con i primi visti che venivano rilasciati dal suo Paese ed è stata ospite con la famiglia delle comunità albanesi di Calabria e Sicilia. Dopo il crollo del Muro di Berlino, la situazione è precipitata e lei ha scelto di restare in Italia, anche se trascorre metà dell’anno in Albania. “Mi sento sia italiana che albanese” racconta. Poi si è laureata in discipline della musica, a Bologna, è cantante e fa parte del trio Latini Balcanica Ensemble, del Coro da Camera di Bologna e del Coro Laboratorio del Conservatorio G.B. Martini, ma lavora anche come commessa in un negozio del centro. “Ho scelto una lista civica perché volevo essere fuori dalle logiche di partito – racconta – Ho scelto Stefano Aldrovandi perché apprezzo molto il suo operato e ho visto in lui una grande serietà”.
Anche i cittadini di origini straniera hanno idee sulla città e su come cambiarla. Lo dice Trombetta che in questi giorni ha incontrato le comunità straniere presenti a Bologna nell’ambito del ciclo di incontri promossi da Amelia Frascaroli come forma di partecipazione spontanea delle persone alla vita cittadina. L’obiettivo è far parlare i cittadini di cose che li toccano da vicino, conoscere nuove realtà e avanzare proposte concrete. Il primo incontro di “Di casa in casa” si è svolto sabato 16 aprile a casa sua e ha visto protagonista la comunità dello Sri Lanka. “Questi incontri sono molto interessanti – racconta Azeb Lucà Trombetta – Ho incontrato persone che sono a Bologna da 30 anni, che sanno tantissime cose sulla città e hanno le idee chiare su come dovrebbe cambiare”. Informazione, umanità nella burocrazia e un futuro per i figli degli stranieri sono gli obiettivi della sua candidatura. “Se non possiamo modificare la legge nazionale sulla cittadinanza, possiamo cambiare le modalità locali – dice – Credo che rendere più facile la vita delle persone sia una battaglia di umanità”.
Sonila Kaceli vuole dare voce con la propria candidatura ai cittadini stranieri presenti in città e punta a far conoscere la cultura delle persone straniere che abitano a Bologna. “Credo molto nella cultura – racconta – non in senso materiale, ma come risorsa umana”. Anche se i problemi e i bisogni dei cittadini stranieri sono moltissimi, compresi i pregiudizi con cui spesso devono scontrarsi e che, afferma, “ho vissuto sulla mia pelle quando ero appena arrivata in Italia”, Kaceli è convinta che per favorire l’inserimento degli stranieri siano necessarie iniziative mirate a far conoscere la loro cultura. “L’integrazione nasce dalla conoscenza”.