Per la regolarizzazione di colf e badanti le domande si fermano a quota 275mila. Per tutti è un flop, ma il ministro Maroni assicura che non lo è e che non ci saranno proroghe. La realtà è che si attendevano almeno il doppio delle domande. Negli ultimi giorni c'è stata un'impennata di richieste di regolarizzazione ma il risultato è in ogni caso distante dalle attese dello stesso ministero dell'Interno. La maggior parte delle richieste riguardano ucraini, marocchini, moldavi. E si sono concentrate nelle grandi città, Milano e Roma, Napoli.
Il ministro dell'Interno Maroni ha confermato che non ci sarà alcuna proroga del termine per la regolarizzazione e ovviamente nega che sia un insuccesso per il governo. «Si sono fatte stime a casaccio, chi ha parlato di 500mila, 700mila, o un milione di domande, ma la norma è stata fatta per fare emergere il lavoro nero di colf e badanti e basarsi sulle stime fatte per dire che è stato un flop è sbagliato - ha detto alla trasmissione Mattino 5 -. Noi registriamo i dati e questo è quanto è emerso. Chi non ha usufruito della norma per la regolarizzazione, ha deciso di continuare nel lavoro irregolare e sarà soggetto a sanzioni previste dalla legge».
A parlare di fallimento sono state le opposizioni. Di flop ha parlato il segretario del Prc Paolo Ferrero.
L'Adoc (Associazione per la difesa e orientamento consumatori) definisce «insufficiente» il numero di richieste di regolarizzazione arrivate al Viminale e chiede quindi di prorogare i tempi della sanatoria. Un'altra associazione, la Dhuumcatu che si batte per i diritti degli immigrati, ha presentato al Tar la richiesta di annullamento del provvedimento dato che stabilisce la procedura telematica come modalità esclusiva per la regolarizzazione di colf e badanti.
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30 settembre 2009
fonte http://www.unita.it/news/italia/
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