L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

mercoledì 16 novembre 2011

IMMIGRATI: NAPOLITANO, RIFORMARE MODALITA' E TEMPI CITTADINANZA

15-11-11
IMMIGRATI: NAPOLITANO, RIFORMARE MODALITA' E TEMPI CITTADINANZA


(ASCA) - Roma, 15 nov - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita ''a riflettere su una possibile riforma delle modalita' e dei tempi dell'assegnazione della cittadinanza agli immigrati''. Napolitano interviene al Quirinale all'incontro con 'i nuovi cittadini italiani' e torna ad affrontare il problema della cittadinanza dei molti immigrati che ormai da anni risiedono nel nostro Paese.

Napolitano ricorda a questo proposito la convergenza tra le forze politiche che gia' si era registrata alla Camera sull'argomento nel gennaio dello scorso anno e sottolinea che ''anche gli italiani appaiono disponibili'' sulla necessita' di concedere la cittadinanza ai bambini figli di immigrati ma nati sul territorio italiano. Certo, aggiunge il presidente della Repubblica, questa spinta ad una legislazione migliore non deve far mai dimenticare che alla base deve esserci fra l'altro il riconoscimento dei valori istituzionali del nostro Paese, la conoscenza della lingua.

''All'interno dei vari processi di riforma della cittadinanza - rileva Napolitano - la principale questione che rimane aperta e' quella dei minori, dei ragazzi che non possono essere ancora pienamente cittadini italiani. Ma che lo sono nella loro vita quotidiana, nei sentimenti e nell'identita'''. D'altronde, sono ancora parole del Capo dello Stato ''se noi desideriamo che i figli e i pronipoti degli italiani all'estero mantengano un legame con l'Italia, noi non possiamo chiedere ai ragazzi di origine diversa di ignorare le loro origini''.

Il presidente della Repubblica sottolinea come la nostra sia diventata ''una comunita' nazionale in cui i figli di immigrati contano non solo come numeri ma anche per le capacita' che esprimono. Se noi non comprendiamo la portata del fenomeno migratorio significa non saper guardare alla realta' e al futuro''.


Condividi

Nessun commento:

Posta un commento