L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

venerdì 1 ottobre 2010

In Svizzera campagna contro italiani e romeni

La Svizzera punta il dito contro i lavoratori stranieri nel loro territorio e lo fa con una pubblicità che fa discutere.

I 45 mila lavoratori italiani in Svizzera, vengono stigmatizzati con tre ratti che personificano rispettivamente: Fabrizio, lavoratore che viene da Verbania ed è un piastrellista, il ratto romeno Bogdan, la cui professione non è specificata ma la mascherina sugli occhi e il sacco con la "refurtiva lasciano poco spazio all’immaginazione". Infine il ratto Giulio che di mestiere fa l'avvocato, è lombardo e gira con uno scudo su cui sono disegnante tre vette alpine (allusione evidente al Ministro Giulio Tremonti).


“Il trio di ratti” sta animando un gruppo su Facebook che di ora in ora sta aumentando il numero di iscritti; il che dimostrerebbe il crescente xenofobismo nel Canton Ticino contro gli italiani e non solo.

L’idea è nata dal titolare di un agenzia pubblicitaria locale, Michel Ferrise, che al giornale web Tio.ch non svela l’identità del mandante della campagna ma spiega che la scelta dei ratti è stata fatta perché “sono qualcosa di spregevole ma la nostra non vuole essere una lotta contro tutti, vogliamo solo dare più spazio a questo problema”.

Ecco dunque che nella già discussa campagna pubblicitaria, sono svelati tutti i timori dei lavoratori svizzeri: oltre al lavoro sottratto dagli italiani (il ratto piastrellista) anche i soldi scappano in Italia grazie allo scudo fiscale del ministro Tremonti (ratto con lo scudo che raffigura tre vette alpine) e infine l’aumento della criminalità rappresentato dal ratto romeno Bogdan che “ruba il formaggio”.

Il razzismo dilaga oltre le alpi , questa volta i padani sono ritenuti immigrati.
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