L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

mercoledì 9 aprile 2008

Radioafrica.eu, la web radio per gli immigrati

di Emiliano Albensi
ANCONA - Tutte le potenzialità della radio e di internet al servizio degli immigrati. Si chiama www.radioafrica.eu ed è la nuova web radio dedicata al mondo dell’immigrazione, frutto dell’iniziativa del “Circolo culturale Africa” con il sostegno della Provincia di Ancona. Alla radice del progetto c’è la volontà di creare uno strumento per aiutare i cittadini a risolvere i problemi della quotidianità, ma anche per garantire un costante aggiornamento sui corsi di formazione rivolti agli immigrati, sia sul territorio nazionale sia oltre confine. “Il nostro in realtà è un network di radio: ci sono emittenti in Marocco e Tunisia - racconta Paolo Sospiro, italo-etiopico, presidente del circolo culturale - che fanno parte del nostro circuito. L’idea è quella di fornire agli immigrati un contatto diretto con il loro paese”.

L’iniziativa sta già raccogliendo i primi positivi riscontri e Sospiro spiega la ricetta vincente: “Facciamo trasmissioni d’informazione in tre lingue (italiano, inglese e francese), sportello virtuale per sei ore al giorno ed ogni mese produciamo dei cd tematici, che vengono distribuiti alle varie associazioni, in modo che ognuno possa riascoltarli con tutta calma e trarne utili indicazioni”.

Le trasmissioni sono gestite da speaker italiani, cittadini stranieri e giovani del servizio volontario europeo. Dodici in tutto. Tra loro Olivier Di Giacomo, avvocato italo-belga residente a Bruxelles che ha deciso di trascorrere sei mesi in Italia per riscoprire le sue radici e perfezionare la conoscenza della lingua, e Fatumata Kébé, volontaria franco-maliana proveniente dalla periferia di Parigi. Entrambi concordano nel dire che “la radio è indubbiamente un efficace strumento di integrazione”. “L’impressione – dice Olivier - è che in Italia si parli poco di immigrazione. Secondo me, il governo dovrebbe affrontare il problema con maggiore onestà e chiarezza e pubblicizzare le proprie iniziative”.

“Vivo in Francia da quando ero bambina – racconta Fatumata – e lì i problemi con cui gli immigrati hanno a che fare sono gli stessi: prima di tutto la lingua, poi chiaramente la scuola e il lavoro. Sono arrivata ad Ancona nel dicembre scorso ed ho ancora grossi problemi con l’italiano, ma la voglia di aiutare gli altri e lavorare, toccando con mano i problemi dell’immigrazione, è davvero tanta”.

Ed è proprio questa una delle ragioni che hanno spinto Paolo Sospiro e suo fratello Gabriele a fondare sette anni fa il circolo culturale. “Sono arrivato in Italia con la mia famiglia che avevo otto anni. Da allora abbiamo girovagato per il Paese – spiega Paolo - in cerca di un lavoro e di una sistemazione stabile, fin quando ci siamo stabiliti ad Ancona. Nel 2000 abbiamo intrapreso l’avventura del circolo culturale e della radio con l’idea di dare una mano a chi vive oggi le difficoltà che abbiamo vissuto noi ieri. Il nostro messaggio, però, è rivolto in particolare alle seconde generazioni – prosegue - perché sono probabilmente l’anello debole della catena: spesso non hanno gli strumenti sufficienti per orientarsi nella società”. E allora basta “sintonizzare i computer” sulla web radio del circolo culturale Africa per trovare una comoda ed efficace bussola nel mondo dell’immigrazione.

(26 marzo 2008)

fonte:http://temi.repubblica.it/metropoli-online/
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