L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

lunedì 13 ottobre 2008

Il rinnovo del mio permesso. Che fatica!!!

Lettera da un ragazzo straniero di Torino

Nella lettera descrive la situazione nell'ufficio immigrati della questura di Torino.

Da quanto abbiamo capito la situazione dei permessi di soggiorno è un incubo per tutti gli immigrati in quanto si perdono giorni e giorni di lavoro.



Ecco i passaggi per il rinnovo del permesso di soggiorno.



1)Si cerca una busta appropriata (in questo caso per rinnovo)

2)Si compila la busta cercando uffici giusti tipo sindacati e associazioni di categoria
3) Si compra la marca da bolo 15,60

4)Si fanno le fotocopie

- fotocopie di permesso di soggiorno in scadenza
- fotocopie tutto il passaporto.
- fotocopie busta paga
- fotocopie codice fiscale
- fotocopie ricevuta datore di lavoro


5 ) Si va in posta con la busta pronta per inviarla al ministero dell'Interno a Roma.


Si paga 30 euro le poste italiane (per i servizio di spedizione)
si paga 27 euro il ministero degli interni con una ricevuta



dopo 8 mesi

6) Presentazione in questura dopo essere stato chiamato

Ti presenti lì e ti dicono bisogna fare le fotocopie del permesso di soggiorno(di nuovo?????????).

Va bene arrivo subito gli rispondi già incazzato.
ritorni contento con le fotocopie in mano.
quando ariva il tuo turno il poliziotto ti indica gli ultimi passaggi.
ok adesso mettere l'indice sulla segnaletica.medio ,annulare..

ok mano sinistra..

ok metta una firma qui.

Il poliziotto ti risponde :tra 2 mesi aspetta la chiamata per venire a ritirare il tuo permesso.

dopo 2 mesi niente sms dopo tre mesi niente sms allora decido di fare un salto in questura per vedere che magari hanno cambiato sede oppure sarà uscita qualche legge che permette di stare senza documenti.

Comunque il sabato le questure sono chiuse quindi decido di andare lunedì.la mattina mipresento e all'ingresso vedi la bacheca con tutti i cognomi in ordine alfabetico.
Li nella bacheca vedo anche il mio nome
Cognome nome data di nascita e nazionalità

Subito ti viene in mente che magari è uscito il tuo permesso e allora decido di andare dentro a vedere cosa succede per chieder informazioni.

All'ingresso trovo il poliziotto che spiega a modo suo a tutti visto che ci sono da centinaia di nazionalità poi ogni tanto dice andate indietro.

Mi avvicino e finalmente tocca a me.

Buongiorno vorrei chiedere un informazione ,mi è uscito il no...

Il poliziotto mi interrompe e dice le informazioni si prendono là ma devi prendere il numero e devi venire la mattina presto.

E allora il poliziotto fa uno sforzo e dice di cosa hai bisogno... Mi è uscito il nome sulla tabella fuori io ero richiamato 3 mesi fa per completare tutta la documentazione

Il poliziotto mi risponde evidentemente è uscita oppure ti manca qualche documento.

Alla fine ti passano in mente tante cose e tante idee brutte.

E allora pensi ...non è che c'è sotto qualcosa..

Cosa ho combinato pensi tra te e te.

comunque mi presenti il giorno dopo per il numero ed il poliziotto mi dice devi aspettare il tuo numero.
Dopo 5 ore finalmente arriva il momento per l'informazione e spiego dettagliatamente che mi è uscito il nome cognome in bacheca.

la signora che dà informazioni ti dice ah si devi fare le impronte comunque torna domani mattina senza numero nello stesso ufficio.

Il giorno dopo ore 8.30 sono entrato senza numeroe mi dicono devi fare una fotocopia del passaporto.
all'ingresso della questura c'è una copisteria che fa le fotocopie.
Torno con la fotocopia dall'operatrice.
Mi da dei fogli per fare le impronte e mi indirizza nella sala impronte.

Lì prendo il numero e aspetto il mio turno. nella saletta ci sono già 25 persone.

Pensi che tanto è l'ultima fatica quindi un ultimo sforzo.


Vedi entrare le persone e uscire dopo 10 - 12 minuti.

Sono le 12.30 davanti a m ci sono 15 persone. Decido di andare a pranzare e ritorno verso le 3 del pomeriggio e vedo lì le stesse facce di prima.

Chiedo com è la situazione e mi dicono che sono troppo lenti. questi non hanno voglia di lavorare.

Comunque tra 6 numeri tocca a me.


Mi faccio un altro giro ..ritorno e ci sono allarmi dappertutto le luci spente.

alle 17.30 esce il poliziotto e dice che non ci sono più le luci quindi non si può lavorare. allora mi dicono che devo tornare dopo 5 giorni.

Dico se stesse scherzando ma purtroppo era vero..
strano una questura nel cuore dell'Europa senza luce.
in effetti rimango per 5 giorni perplesso sul fatto che ci si debbano per forza passare 5 giorni per prendere le impronte che alla fine ci si mette 5 minuti.




Ma finalmente arriva il mio turno e lunedì mattina mi presento in questura alle 8.30 trovo una coda incredibile fuori.Le stesse scene che si ripetono sempre. Una coda lunga e colorata. C'è che prende il numero e che magari è la 3 volta in 3 giorni.

Fortunatamente mi è stato scritto sul foglio che io posso passare senza numero.



Comunque dopo 5 giorni appunto ritorno da come indicato sul foglio nella sala impronte
Sono il primo della lista.
arriva il mio momento.
Entro nella stanza. Una stanza accogliente e i poliziotti non si fanno mancare niente.
La radio è sintonizzata su radio 105

Si iniziano a prendere le mie impronte.


Metta l'indice ,il pollice mano destra mano sinistra.. e così via.
dopo aver finito tutto il poliziotto col camice dice..Porca miseria non mi stampa il computer devo riavviare.

Quindi dovremmo fare e stesse operazioni di prima ..

Egli mi dice purtroppo sì.

Sbuffando mi dice ha capito come mai si perde tanto tempo.

Io rispondo speriamo che con una nuova sanatoria le cose cambino.

allora il poliziotto nuovamente deve riavviare il suo computer. intanto dall'altro poliziotto erano già passati 4 persone.

Alla fine finisco e me ne vado come se avessi preso 80 permessi e non i semplici impronte ce ti tolgono 5 minuti.



Comunque aspetto il mio permesso...



Comunque il succo del discorso è che gli immigrati sono gli stessi e a volte sono chiamati ingiustamente...giusto per far sì che chi lavora in questura possa lavorare.


Questa è un ingiustizia che sia fa nei confronti degli immigrati ma è un ingiustizia nei confronti di quelle questure e di quei poliziotti che prendono uno stipendio ma rischiano la vita tuti i giorni nelle strade ed intervengono dove ci vogliono poliziotti.

l'Immigrazione porta tanto lavoro e tanti soldi ma bisogna trovare anche altri modi per poter andare avanti tutti insieme e non metterci i bastoni tra le ruote portando così un paese ancora più giù in una situazione così difficile nel mondo.

Lettera mandatoci da un immigrato di Torino
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5 commenti:

  1. Bellissimo questo articolo.

    E un ingiustizia

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  2. Complimenti per la descrizone.

    Questa è la realta. ciao

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  3. Sono un insegnante.
    Userò questo racconto a scuola, per informare e sensibilizzare gli alunni. E magari pure le loro famiglie.
    La mia compagna è ecuatoriana, in Italia dal 1999, regolare dal 2002.
    Quest'anno, per il rinnovo del permesso di soggiorno, sta vivendo un'odissea analoga a quella raccontata qui.
    Roberto

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  4. in italia c'è solo povertà

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  5. cosa c'entra la povertà con la burocrazia..

    comunque si deve cambiare perche siamo alla frutta

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