Londra denuncia gli abusi, ma non mostra compassione per profughi
Roma, 17 mar. (Apcom) - Il governo britannico ha respinto la richiesta di asilo di 500 cittadini dello Zimbabwe, invitandoli a rimpatriare per evitare un provvedimento di espulsione. Un'attivista dell'Associazione Zimbabwe, Sarah Harland, ha denunciato ai microfoni della Bbc il doppio atteggiamento tenuto da Londra verso il Paese africano: da una parte accusa le autorità di Harare di gravi violazioni dei diritti umani, dall'altra costringe le persone a tornare nel Paese.
"E' sbagliato far tornare le persone in Zimbabwe in questo momento di incertezza", ha detto Harland, facendo riferimento alle prossime elezioni politiche e presidenziali del 29 marzo. "Ed è curioso che il governo sia così severo sulla situazione nello Zimbabwe e sul suo governo e che allo stesso tempo mostri così poca compassione verso quanti sono fuggiti da quel Paese", ha aggiunto.
Lo scorso anno, un giudice britannico ha sentenziato che non tutti i zimbabwiani rischiano di essere perseguiti una volta rimpatriati, annullando un precedente verdetto che vietava la loro deportazione. L'Agenzia per l'Immigrazione ha già notificato l'ordine di rimpatrio per i 500 richiedenti asilo. "Le scriviamo per assicurarci che sappia che l'Agenzia provvederà in tempi brevi al suo ritorno forzato in Zimbabwe - si legge nella missiva inviata ai richiedenti asilo - avendo perso il ricorso in appello, non potete rimanere nel Regno Unito. Dovrebbe quindi provvedere al suo ritorno a casa". Secondo l'Independent, sono circa 1.000, su 7.000, i richiedenti asilo dello Zimbabwe che verranno colpiti dal provvedimento. Un portavoce del governo ha dichiarato alla Bbc che "non tutti i zimbabwiani hanno i requisiti per rimanere nel Regno Unito".
fonte http://notizie.alice.it/
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