Affitti in nero 800 euro per un letto agli stranieri
A roma Oltre 1.000 immigrati scoperti dalla Guardia di Finanza come inquilini in nero in 320 case. Circa 300 extracomunitari erano clandestini. I padroni delle abitazioni arrivavano ad intascare anche 6.300 euro al mese. Evasi al fisco 9 milioni.
ROMA - Anche 800 al mese per l'affitto di un posto letto più altri 100 per rimborsi vari, non specificati. Tutto in nero. E in ogni casa gli inquilini che potevano essere in numero variabile da uno a 14. Così circa 320 proprietari di casa, tutti italiani senza precedenti penali, hanno intascato per anni dai 4.200 ai 6.300 euro vendendo posti letto nelle loro seconde o terze abitazioni per un totale di nove milioni di euro non dichiarati al fisco. La Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma ha tolto il coperchio sul fenomeno degli affitti in nero per stranieri.
1.000 non dichiarati
I baschi verdi in 300 e passa case romane hanno individuato più di 1.000 extracomunitari: 300 di questi erano clandestini. "Per lo più si tratta di immigrati nordafricani", spiega il capitano Vincenzo Di Pietro. Le tariffe che gli stranieri pagavano variavano dai 500 agli 800 euro al mese; cifre alle quali appunto spesso si aggiungevano i 100 euro extra.
Molte le catapecchie
Tutto ciò, in diversi casi, in cambio di un posto in abitazioni senza riscaldamento o con impianti idraulici malfunzionanti. La maggioranza delle case si trova in periferia a ridosso del grande raccordo anulare, l'anello autostradale che cinge la città. Una parte consistente delle abitazioni si trova nella parte nord ovest della città a Ottavia, Montespaccato e Bravetta. Ma un consistente 23% di casi è stato scoperto al Portuense, un quartiere a ridosso della fascia semicentrale di Roma. Per i proprietari delle abitazioni ci sono contestazioni di natura fiscale: e per quelli che ospitavano gli irregolari è scattata anche la denuncia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Operazione in sinergia
La finanza è arrivata a questo risultato oltre che grazie alla propria attività, alle segnlazioni fatte da polizia e carabinieri dopo i fermi di extracomunitari per altre ragioni come l'abusivismo commerciale o lo spaccio di droga.
Alessandro Conti
Fonte www.city.corriere.it
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