L'ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI..

martedì 23 marzo 2010

E nato il sapone ati-immigrati

Cari lettori vi annunciamo il grande giorno.E nato il primo prodotto Made in LegaNord.
Si tratta di un prodotto esclusivo e che permette di lavarsi dopo aver toccato un immigrato.
Infatti la Lega Nord ha distribuito ad Arezzo all'uscita dal supermercato Un sapone anti immigrati .
Il fatto è che se si fossero presentati dei ragazzi di colore per poter prendere il sapone in quanto gratuito . Cosa avrebbero risposto gli uomini della Lega nord ?

Oggi siamo in piena crisi e le famiglie sono sempre più povere. La povertà porta razzismo , guardare il vicino di casa o il vicino di banco o il compagno universitario con diffidenza.

Questa porta ad essere razzisiit tra gli italiani.Infatti esiste il razzismo tra italiani.
La Lega consapevole di aver preso una via senza uscita in quanto i voti principali che la Lega Nord oggi li prende sono grazie a quei pochi immigrati delinquenti.Infatti La Lega non sottolinea mai che la maggior parte degli immmigrati sono buoni.
Se chiedi in giro ti diranno Grazie alla Lega non ci sono più delinquenti in giro, la lega ha fatto sparire tutti i clandestini.

Insomma La Lega vive e guadagna sempre più elettori grazie alla povertà che l'Italia ha.
Beppe Grillo disse nei giorni scorsi che l'Italia ha un debito pubblico 4 volte quello della Grecia.
In un momento cosi difficile sarebbe giusto non seminare odio.

Il prodotto della lega è la dimostrazione che si guarda solo il lato negativo degli immigrati.
Il lato positivo non esiste.

Mettiamo che una persona che distribuisce questi saponi un giorno dovesse trovarsi in difficoltà...magari cade in una piscina e non sa nuotare e chiede aiuto urlando.Se un immigrato nelle vicinanze lo riconosce "come il distributore dei saponi" colui che ha distribuito i saponi anti immigrati.
L'immigrato gli dirà "Eh caro leghista volevi lavare noi ma sei finito tu nell'acqua, e ora io non ti salvo.
Morale della favola è che il mondo gira e tutti abbiamo bisogno di tutti e anche delle fasce piu deboli.

articoli di riferimento

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/20/news/sapone_arezzo-2779667/

http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50282:la-lega-insulta-gli-immigrati-perche-e-incapace-di-rispondere-ai-problemi-reali&catid=82:politica&Itemid=1085
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Immigrati: Fini, questione cittadinanza non puo' essere risolta con battuta da comizio

Venezia, 22 mar. - (Adnkronos) - "La vicenda della cittadinanza non puo' essere risolta con una battuta da comizio". Lo ha sottolineato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, oggi a Mestre (Venezia). Per Fini quello della cittadinanza agli immigrati non e' "un problema elettorale" e non e' nemmeno un "problema temporaneo" anche se, ha spiegato Fini, c'e' qualcuno che non vuole affrontare il problema dell'immigrazione perche' appunto lo ritiene temporaneo "ma non sara' cosi".
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martedì 9 marzo 2010

SOS Razzismo..... : Spezzagli le gambe a quell’albanese di m. :

L'ennesimo episodio di razzismo e questa volta nei campi da calcio dove ad essere insultato è stato il padre di un calciatore albanese . Era in tribuna e guardava il proprio figliuolo che stava giocando a calcio . Il signore è albanese , vive e lavora da 15 anni in Italia . 15 anni ha anche il figlio (che sicuramente sarà italiano ), ma non importa se in Italia si parla una lingua sconosciuta alle orecchie diventi un inferiore e magari se ti trovi in certe zone isolate puo essere pericoloso.

La conclusione è che il signore albanese incredulo dell'accaduto in quanto è stato offeso e insultato dalla persona seduta accanto in tribuna ha presentato denuncia e ha presentato il casa all'ambasciata albanese a Roma.
E la cosa incredibile che ha deciso di lasciare l'Italia perche lo ritiene pericoloso per la sua famiglia.

Era un imprenditore edile.... ha contribuito con le sue tasse a dare la pensione a tanti nonni italiani .

UN ALTRO CASO DI RAZZISMO..

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intanto potete leggere qui sotto un articolo preso dalla rete.


Razzismo, insulti al figlio albanese: padre lascia Italia


«Spezzagli le gambe a quell’albanese di m.»: è questo il grido giunto dagli spalti di un campo di calcio del Folignate, nei confronti di uno dei giocatori, un quindicenne impegnato in un incontro di calcio nel campionato dilettantistico umbro.

Lo ha riferito il papà del giocatore, anch’egli presente allo stadio, che, sentendosi «offeso nella sua dignità ed arrabbiato» ha ora deciso di lasciare l’Italia. L’uomo, un albanese che da 15 anni vive a Foligno, dove lavora come artigiano nel campo edile, ha detto di avere presentato una denuncia al commissariato di polizia, e di avere segnalato la vicenda all’Ambasciata albanese in Italia.

L’uomo ha raccontato che allo stadio era seduto accanto alla persona che ha gridato l’insulto. Era un altro genitore, ha spiegato, anch’egli papà di uno dei ragazzi in campo. L’albanese – sempre secondo il suo racconto – si è rivolto verso di lui, per invitarlo a cambiare tono, ma è stato a sua volta insultato: «Stai zitto – gli avrebbe urlato l’uomo – anche tu albanese di m…».

In seguito a questo episodio l’artigiano ha deciso di lasciare Foligno e l’Italia, per tornare in Albania. D’accordo con lui anche il figlio, che avrebbe detto di essere dispiaciuto, perchè a Foligno si sentiva perfettamente integrato.

Il ragazzo era giunto in Italia con il padre, quando aveva pochi mesi di vita. Tornerò in Albania – ha detto l’uomo – ma non prima di avere ottenuto giustizia. L’uomo ha anche affermato di amare molto l’Italia. «La amavo – ha detto – ma qui non ci voglio più stare perchè mi hanno offeso gravemente».

fonte : http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/razzismo-insulti-al-figlio-albanese-padre-lascia-italia-275728/
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lunedì 1 marzo 2010

Immigrati/ Vendola: Un 1 marzo di lotta contro leggi parafasciste

"La mobilitazione di domani interessa anche noi"

Roma, 28 feb. (Apcom) - Quello di domani sarà un primo marzo "di lotta" contro le "leggi parafasciste sul tema dell'immigrazione". Nichi Vendola, portavoce di Sinistra, ecologia e libertà lo scrive nel messaggio di sostegno inviato agli immigrati che sciopereranno domani: "Contribuire al successo delle mobilitazioni e delle iniziative dei migranti, allo sciopero dei lavoratori immigrati di domani primo marzo e quanto altro potrà essere messo in opera, non è solo un doveroso atto di solidarietà. E' anche ricostruire un'idea del mondo, ridare un'anima alla politica nel nostro Paese, macchiato da troppe leggi parafasciste sul tema dell'immigrazione".

Continua Vendola: "Un primo marzo di lotta e di impegno di chi lavora nel nostro Paese, contribuendo al nostro benessere, sostenendo i nostri cari anziani o malati, ma che poi è costretto a vivere negli anfratti di un'arida concessione nostrana di permessi, o nella misera clandestinità. Un primo marzo di chi ha il diritto ai diritti e all'integrazione, e che invece troppo spesso trova solo le mille forme indecenti dell'ostilità, del rifiuto, della violenza razzista".

Conclude il portavoce di Sel: "La mobilitazione di domani interessa anche noi e ci dice che vivere in un Italia che perde per strada i suoi connotati di civiltà non fa bene alla democrazia".
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Immigrati, domani sciopero in 60 città italiane

Domani il comitato Primo Marzo scende in piazza. I lavoratori stranieri che vivono in Italia si asterranno per 24 ore dalle loro mansioni "per sostenere l'importanza dell'immigrazione per la tenuta socio-economica del Paese"


Roma - Sciopero degli immigrati che lavorano e vivono in Italia. Ventiquattro ore di blocco totale. Una manifestazione nazionale per rendere "visibili" gli stranieri che vivono e lavorano in Italia. Saranno 60 le piazze che domani si tingeranno di "giallo", colore scelto dagli immigrati e dagli italiani che con loro manifesteranno "per sostenere l'importanza dell'immigrazione per la tenuta socio-economica del Paese" come ha annunciato il comitato Primo Marzo 2010 - Una giornata senza di Noi.

Le iniziative Sono previste una serie d'iniziative nelle diverse città coinvolte: a Varese verrà offerto un "pranzo etnico" agli agenti della polizia penitenziaria, a Trieste saranno cancellate le scritte razziste dai muri, a Bologna ci sarà una mostra fotografica all'aperto con i volti dei "nuovi italiani", a Milano verranno offerte delle lezioni di lingua straniera in piazza. L'iniziativa è nata anche da gruppo su Facebook (gli iscritti oggi sono 47mila) e si svolgerà in contemporanea in Francia, Spagna e Grecia. Alle 18.30, in tutte le piazze italiane coinvolte verranno "liberati" dei palloncini gialli, il colore simbolo della manifestazione.

Lo sciopero Nata in maniera spontanea, la protesta del Primo Marzo ha ricevuto l'adesione di una serie di organizzazioni, tra cui Emergency e Legambiente, partiti politici (Pd, Sel e Rifondazione Comunista) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che pur dando il loro sostegno, non hanno proclamato lo sciopero generale a livello nazionale. Le astensioni dal lavoro saranno, dunque, a macchia di leopardo e la copertura sindacale verrà garantita principalmente dai sindacati di base, come Sdl (Sindacato dei Lavoratori) che ha proclamato per il primo marzo lo sciopero generale a Milano e Provincia.

fonte : http://www.ilgiornale.it
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